La Nuova Sardegna

Sassari

Sassari, dall’arcivescovo preghiere e sostegno agli operai del Parco

di Vincenzo Garofalo
Sassari, dall’arcivescovo preghiere e sostegno agli operai del Parco

I lavoratori dell’ex Ati Ifras ancora sul tetto del Duomo. Rassicurazioni dalla Regione: ricollocazione entro fine anno

14 ottobre 2017
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SASSARI. Preghiere e solidarietà. È quanto ha offerto l’arcivescovo di Sassari, monsignor Gian Franco Saba, agli operai del Parco geominerario della Sardegna che da lunedì sono accampati sul tetto del Duomo, in lotta per reclamare il diritto al lavoro.

L’arcivescovo ieri mattina ha ricevuto nei suoi uffici una delegazione dei lavoratori ex Ati Ifras, e ha rivolto loro parole di conforto e di incoraggiamento.

Si è detto molto vicino a loro e alle tante famiglie sarde che in questo lungo periodo di crisi economica che affligge il territorio soffrono per la mancanza di lavoro e di certezze sul futuro.

Gli operai dopo avere incontrato l’arcivescovo sono tornati in cima alla cattedrale di San Nicola. Resteranno lassù almeno fino al 6 novembre, quando alla Regione è previsto un nuovo vertice per definire gli ultimi aspetti della vertenza.

Mercoledì infatti l’assessore regionale agli Affari generali, Filippo Spanu, ha illustrato agli enti coinvolti e ai sindacati il piano messo a punto dalla Regione per il ricollocamento dei 500 lavoratori del geoparco che dal 1° gennaio sono senza un lavoro, collocati in Naspi, la nuova forma di disoccupazione assistita.

Secondo il programma della Regione, quasi tutti questi lavoratori ex Ati Ifras avranno un nuovo contratto da qui alla fine dell’anno.

Una parte di loro sarà assunta da Igea, altri da sette enti pubblici che hanno presentato specifici progetti.

I lavoratori del Sassarese, una sessantina in tutto, rischiano però la beffa: i quattro progetti presentati alla fine del 2016 dal Comune di Sassari non sono stati presi in considerazione perché Palazzo Ducale, avrebbe dovuto ridiscutere quei piani con la Regione, e ripresentarli all’ultimo bando del 18 settembre. Negli uffici del Settore Organizzazione e gestione risorse umane del Comune però, qualcuno si è dimenticato di aprire la convocazione della Regione, arrivata con una email certificata.

I progetti di Palazzo Ducale, che avrebbero dato lavoro a 54 persone, sono quindi decaduti. L’assessore Spanu ha rassicurato i lavoratori lasciando aperta una finestra, e invitando il Comune a ripresentare quei progetti.

Solidarietà ai lavoratori del Geoparco è arrivata anche dal sindaco di Porto Torres, Sean Wheeler, che ha incontrato una loro delegazione nel municipio turritano.

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