La Nuova Sardegna

Sassari

A fuoco tre auto in pieno centro a Bonorva

A fuoco tre auto in pieno centro a Bonorva

Gli attentatori hanno preso di mira una giovane coppia. Le indagini sono condotte dai carabinieri

30 ottobre 2017
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SASSARI. Incendiari scatenati nel Sassarese. Nella notte fra sabato e domenica, gli attentatori hanno colpito in pieno centro a Bonorva dove tre auto sono state completamente distrutte dal fuoco appiccato per colpire, probabilmente, una coppia. Il rogo è stato appiccato verso le tre di ieri mattina. Gli attentatori, dopo aver infranto il finestrino di una Mercedes classe A, hanno versato nell’abitacolo un liquido infiammabile. Poi si sono dedicati a una Ford Cuga, parcheggiata a distanza di qualche metro e le hanno riservato lo stesso trattamento. Le auto appartenevano a dipendente dello stabilimento delle acque minerali Santa Lucia, Ivan Cauglia, e alla sua compagna Barbara Ortu. Fra le due auto, era parcheggiata l’Alfa 159 di un allevatore, Bachisio Testoni, la cui unica colpa sembra essere quella di aver lasciato la propria automobile fra le due vetture prese di mira dagli attentatori.

L’allarme, lanciato da un passante, è scattato dopo pochi minuti e dal distaccamento dei vigili del Macomer sono arrivate due squadre, che però hanno potuto fare ben poco per limitare i danni alle tre automobili. Un bilancio dei danni che poteva essere ancora più pesante se i proprietari delle altre auto parcheggiate nella centralissima via Roma non avessero fatto in tempo a spostarle in una zona più sicura.

Sul posto anche i carabinieri di Bonorva, intervenuti subito dopo l’allarme lanciato dal passante, che hanno avviato le indagini per stabilire il movente e individuare l’autore (o gli autori) dei raid incendiario. E che si sia trattato di un rogo doloso non ci sarebbe alcun dubbio visto che l’abitacolo della Mercedes A puzzava ancora di benzina nonostante le altissime temperature che si sono sviluppate nell’abitacolo della monovolume abbiano completamente distrutto gli interni dell’auto.

I carabinieri, dopo aver sentito il passante che ha lanciato l’allarme - non avrebbe visto nessuno nei pressi del luogo dell’attentato - stanno cercando capire quale sia sta la causa che ha armato la mano degli incendiari. Qualche indicazione potrebbe arrivare dalla coppia presa di mira dagli attentatori che però avrebbero detto, nei concitati minuti seguiti al rogo, di non aver mai ricevuto minacce o intimedazioni di alcun genere. (p.s,)

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