La Nuova Sardegna

Sassari

Scoglio Lungo, 400mila euro contro liquami e allagamenti

di Gavino Masia

L’amministrazione comunale ha inserito il partitore fognario tra le opere da realizzare nel 2018 Ma servirà anche un contributo della Regione per risolvere l’emergenza degli sversamenti in mare 

14 novembre 2017
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PORTO TORRES. L’amministrazione comunale ha inserito il partitore fognario dello Scoglio Lungo tra le opere del programma triennale da realizzare nel 2018 – stimando un costo iniziale di 400mila euro – e si augura fortemente che la Regione possa finanziare un’opera indispensabile per risolvere i gravi problemi creati negli ultimi quattro anni in quella parte di Lungomare. Basta infatti un acquazzone di media intensità per far saltare il tappo del tombino in mezzo alla strada e far uscire i liquami che solcano l’arenile e si depositano poi in mare. C’è il problema del collettore fognario sottodimensionato che causa allagamenti della strada e – in diverse occasioni – ha causato anche danni agli esercizi commerciali vicini.

Il progetto. Gli interventi strutturali da realizzare sono stati illustrati ieri mattina dal dirigente del Settore tecnico, ingegnere Claudio Vinci, durante la commissione Lavori pubblici. «C’è ancora un piccolo impianto di rilancio fognario che risale agli anni ’80 – ha detto – quando il Lungomare non aveva lo sviluppo urbanistico attuale, e c’è a monte un bacino imbrifero che attraversa diverse vie (Balai, Romagnosi e Benedetto Croce) facendo arrivare migliaia di metri cubi d’acqua: è necessario captare a monte le acque meteoriche, separando le acque nere da quelle bianche, e soprattutto potenziare il partitore di sollevamento fognario che si trova nella strada di fronte all’istituto Nautico». C’è pure una bozza di progetto su quest’opera, redatta qualche anno fa dallo stesso dirigente, indicativa per la richiesta di finanziamento inoltrata agli assessorati regionali di riferimento.

Sversamenti in mare. Quella degli sversamenti a mare dei liquami fognari nella spiaggia dello Scoglio Lungo è stata una costante che si è ripetuta dopo ogni pioggia copiosa. Creando disagi all’utenza e danneggiando non poco l’immagine di quella storica e apprezzata spiaggia delle famiglie turritane. La scorsa estate l’amministrazione comunale aveva interdetto per alcuni giorni l’arenile in seguito alla comunicazione dell’Arpas che evidenziava la presenza di contaminazioni fecali. Successivamente il sindaco aveva revocato l’ordinanza quando i parametri erano ritornati alla normalità.

Esposto-denuncia. Il problema dei tombini dello Scoglio Lungo che scoppiano a ogni acquazzone aveva destato interesse qualche anno fa anche nel Corpo forestale, dopo l’esposto formalizzato dal comitato “Tuteliamo il golfo dell’Asinara”. Gli ispettori avevano percorso tutta la costa portotorrese, dallo Scoglio Lungo fino al “trampolino”, verificando personalmente quanto documentato nell’esposto del Comitato e dal video pubblicato, con oltre seimila visualizzazioni, sulla pagina facebook. Da allora a oggi le criticità in quel tratto del Lungomare sono rimaste tali e quali: non è stata inserita alcuna cifra nel bilancio comunale e bisogna quindi sperare nel finanziamento regionale.

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