La Nuova Sardegna

Sassari

Carabiniere spara per liberare l’ostaggio

di Salvatore Santoni
Carabiniere spara per liberare l’ostaggio

In trappola 3 romeni armati di coltelli e bastoni: avevano sequestrato il custode per evitare che potesse dare l’allarme

15 novembre 2017
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SASSARI. Assalto a mano armata con sequestro di persona a Platamona. È successo la notte tra lunedì e martedì nel chiosco-bar Marisol, dove una banda formata da tre rapinatori è stata sorpresa dai carabinieri all’interno del locale mentre minacciava il custode e scassinava le slot machine. Nel faccia a faccia i rapinatori hanno lanciato un coltello contro i militari, che hanno esploso un colpo di pistola in aria per non farsi sopraffare. I componenti della banda sono stati rintracciati e arrestati nel giro di poche ore: sono tutti romeni sotto i trent’anni, due vivono a Sorso.

L’assalto. È scattato intorno all’una della notte, quando i tre malviventi hanno sfondato una finestra per introdursi nel chiosco. Uno si è occupato di bloccare il custode notturno; gli altri due si sono avventati sulle slot machine. Una è stata rovesciata a terra sfondando il pavimento; le altre due trasportate in spiaggia per tentare di scardinarle. Inoltre, i rapinatori hanno cercato di costruirsi una via di fuga con una Mini Cooper parcheggiata di fronte al locale. L’auto si è però si è arenata nella sabbia scatenando l’ira di una della banda, che ha squarciato una gomma a coltellate.

L’allarme. Il custode del Marisol non ha fatto in tempo a dare l’allarme, che però è partito quando il collega che vigila nel chiosco affianco si è accorto del trambusto e ha chiamato il 112. A quel punto il secondo “pettine” sono arrivate sei pattuglie dei carabinieri: una da Sorso, quattro da Porto Torres e una in supporto da Sedini.

Lo sparo e l’arresto. I militari del nucleo radiomobile sono arrivati per primi e si sono avvicinati alla struttura dalla spiaggia per cercare di cogliere i rapinatori di sorpresa. I due banditi che erano intenti a scardinare le slot hanno notato le sagome sbucare dal nulla. A quel punto la situazione si è fatta critica: ai ripetuti “alt” dei militari, i malviventi hanno risposto lanciandogli contro un coltello e tentando di accerchiarli. Uno dei carabinieri ha quindi esploso un colpo di pistola in aria e la situazione è cambiata radicalmente: un rapinatore è caduto per terra ed è stato prontamente bloccato e ammanettato, mentre gli altri due si sono dileguati.

Il secondo era in città. I primi approfondimenti hanno consentito di risalire all’identità del rapinatore fermato. Un tassello che si è incastrato alla perfezione nel mosaico delle investigazioni che gli uomini del comandante Alessandro Masala conducono quotidianamente sul territorio. E infatti la cattura del secondo componente della banda è arrivata dopo pochissime ore. Come? I militari si sono appostati per coglierlo di sorpresa mentre rientrava nella sua abitazione, nel centro di Sorso.

Il terzo a Olbia. Il terzo arresto è arrivato nel pomeriggio, quando incrociando i dati del traffico telefonico, i militari di Sorso hanno indicato ai colleghi di Porto Torres un target su Olbia. Gli uomini del nucleo operativo della compagnia, guidati dal capitano Romolo Mastrolia, hanno catturato il terzo rapinatore nella stazione marittima olbiese. I tre componenti della banda sono stati trasferiti nel carcere di Bancali: devono rispondere di rapina pluriaggravata, sequestro di persona, violenza e resistenza a pubblico ufficiale.

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