La Nuova Sardegna

Sassari

Stuprò e fece prostituire una ragazza: sette anni

di Nadia Cossu
Stuprò e fece prostituire una ragazza: sette anni

Dodici anni dopo l’arresto condannato Gino Scanu, 56 anni, di Porto Torres L’uomo era stato fermato dai carabinieri dopo la denuncia di una ventenne

15 novembre 2017
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SASSARI. Violentata in più occasioni e costretta a prostituirsi e a consegnare a quell’uomo, che era diventato il suo tormento, i soldi “incassati” durante le notti da incubo. Alla fine la vittima, una ventiduenne sudamericana, aveva raccontato tutto ai carabinieri ed erano partite le indagini che si erano concluse con l’arresto dello sfruttatore.

Ieri mattina il collegio presieduto da Maria Teresa Lupinu ha condannato a sette anni di reclusione Gino Scanu, 56 anni, di Porto Torres, da tempo residente a Sassari. L’uomo, per quei fatti che la giovane donna aveva avuto il coraggio di denunciare, era stato arrestato dodici anni fa. I carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Valledoria erano andati a prenderlo in un locale notturno e in seguito a una serie di verifiche gli avevano stretto le manette ai polsi con le pesanti accuse di sfruttamento della prostituzione, estorsione e violenza sessuale.

La ventiduenne – ricostruendo quello che le era accaduto – aveva raccontato ai militari di avere conosciuto un uomo che, poco tempo dopo, l’aveva violentata e costretta a prostituirsi. I carabinieri avevano avviato le indagini ed erano risaliti a Gino Scanu, vecchia conoscenza delle forze dell’ordine soprattutto per reati contro il patrimonio e per spaccio di droga, e lo avevano denunciato in stato di libertà. In pochi giorni la sua posizione era però peggiorata e il giudice per le indagini preliminari – ritenendo validi i gravi indizi di colpevolezza raccolti dai carabinieri – aveva firmato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Scanu era quindi finito a San Sebastiano.

Dagli accertamenti investigativi era emerso che l’imputato aveva agganciato la ragazza sudamericana durante le sue frequentazioni nei locali notturni e successivamente l’aveva costretta a prostituirsi più volte con persone di sua conoscenza e a consegnargli i proventi. All’uomo era stato anche contestato il fatto di avere violentato in più occasioni la donna.

Il 56enne, inoltre, era stato arrestato dai carabinieri alla fine del 2000 durante un’operazione che aveva consentito di sgominare una delle bande più attive nello spaccio di droga nel centro storico.

Ieri il presidente del collegio ha dichiarato prescritto il reato di estorsione e lo ha invece condannato a sette anni – così come chiesto dal pubblico ministero Giovanni Porcheddu all’epoca titolare dell’inchiesta (ieri in aula c’era il collega Angelo Beccu) – per la violenza sessuale e lo sfruttamento della prostituzione.

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