La Nuova Sardegna

Sassari

Le mamme in Consiglio per i diritti degli autistici

di Gavino Masia

Protesta per i ritardi nell’erogazione dei fondi della ex legge regionale 20 L’assessora Nuvoli: «Gli uffici stanno lavorando alla ripartizione delle somme»

23 novembre 2017
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PORTO TORRES. Le mamme che usufruiscono degli aiuti previsti dalla ex legge regionale 20 - per curare i 153 figli autistici - si sono presentate ieri mattina in consiglio comunale per ribadire la grande preoccupazione riguardo al ritardo delle mensilità dovute. Questo perché le risorse trasferite sino ad oggi dalla Regione non coprono il fabbisogno richiesto e finora hanno lasciato scoperti metà mese di settembre, ottobre, novembre e dicembre.

L'anno scorso il Comune si era sostituito alla stessa Regione e aveva anticipato tre mensilità, restituite solo in parte, ma per il 2017 è difficile reperire risorse dal bilancio comunale. Il sindaco Sean Wheeler aveva chiesto alla Rete metropolitana del nord Sardegna di convocare una riunione dei Comuni con l’assessore regionale alla Sanità, Luigi Arru, ma da allora ad oggi però niente è cambiato: le famiglie costrette a portare i loro figli nei pochi centri convenzionati, dove le liste di attesa sono lunghe tre anni, perché i professionisti privati hanno costi non sostenibili e posti limitati. L’argomento è quanto mai attuale ed è stato introdotto nella seduta consiliare da una segnalazione di Alessandro Carta (Autonomia popolare), che ha chiesto all’amministrazione comunale di rendere nota la situazione reale su una problematica grave che sta mettendo in crisi numerose famiglie. L’assessora Nuvoli. «Qualche giorno fa è arrivata comunicazione di un altro trasferimento della Regione pari a 32mila 898,93 euro – ha risposto l’assessore alle Politiche sociali Rosella Nuvoli –, ossia un importo da distribuire su tutte le leggi di settore e dove è inserita anche la legge 20. Gli uffici stanno già lavorando alla ripartizione di queste somme e a breve saremmo in grado di comunicare ai beneficiari della legge quanto sarà possibile assegnargli. A seguito della ripartizione sarà possibile stabilire la somma mancante per l'erogazione del sussidio di legge 20 fino al 31 dicembre: resta comunque un disavanzo di 136mila 933,03 euro su quanto richiesto come fabbisogno per le leggi di settore in generale"". Mamme protestano. «L’amministrazione sapeva già da gennaio che la Regione non erogava il finanziamento completo per la legge 20, quindi doveva organizzarsi con largo anticipo e non aspettare a metà settembre per constatare che non c’erano più denari a disposizione per la cura dei nostri figli. A noi ci chiedono di fare progetti personalizzati per poter ricevere questo sussidio economico, che non è assistenza, e nel contempo l’amministrazione deve però garantire la continuità dei progetti in essere».

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