La Nuova Sardegna

Sassari

martedì l’assemblea 

Anche il Cnr sassarese lotta contro il precariato

Anche il Cnr sassarese lotta contro il precariato

SASSARI. Sbarca anche in Sardegna con il presidio dell’Area della Ricerca del Cnr di Sassari la protesta dei ‘Precari Uniti del Cnr’. Ricercatori di 14 istituti di ricerca presenti sul territorio...

25 novembre 2017
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SASSARI. Sbarca anche in Sardegna con il presidio dell’Area della Ricerca del Cnr di Sassari la protesta dei ‘Precari Uniti del Cnr’. Ricercatori di 14 istituti di ricerca presenti sul territorio isolano illustreranno martedì 28 novembre in un’assemblea pubblica le ragioni della protesta: il superamento del precariato negli enti pubblici di ricerca per garantire la qualità e la continuità della ricerca scientifica in Italia.

Il 40% delle risorse umane del più grande ente di ricerca italiano, il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), circa 4500 su un totale di oltre 11500 dipendenti, svolge da decenni attività di ricerca scientifica in Italia con forme contrattuali che la legge definisce precarie e atipiche. Tra questi lavoratori precari, 2.000 hanno un contratto a tempo determinato, mentre i restanti 2500 lavorano con contratti distribuiti fra Assegni di Ricerca e Co.Co.Co. Questa la situazione su cui accende i riflettori il movimento dei ‘Precari Uniti del CNR’ (PU), con iniziative di protesta spalmate su tutto il territorio nazionale e l’occupazione della sede centrale del CNR di Roma e di quella di Palermo a fronte delle insufficienti risposte del Presidente Inguscio e del Governo alle richieste dei precari.

Con l’assemblea indetta dai precari delle quindici sedi del Cnr della Sardegna per il prossimo 28 novembre e l’affissione di uno striscione di protesta viene ufficialmente presidiata anche l’Area della Ricerca del Cnr di Sassari. L’iniziativa di protesta - preceduta da una richiesta formale di sostegno rivolta ai sindaci e ai presidenti dei Consigli comunali di Cagliari, Sassari e Oristano - intende informare e sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sulle istanze alla base del movimento di protesta in un momento cruciale per il loro accoglimento. Se, difatti, le regole delineate dal Decreto Madia per la stabilizzazione dei precari delle Pubbliche Amministrazioni - la cui circolare attuativa è stata firmata il 23 novembre – potrebbero rappresentare l’occasione per superare il precariato cronico in cui versano gli enti di ricerca, le misure in legge di bilancio non consentono le stabilizzazioni previste, per le quali servirebbe uno stanziamento ad hoc di soli 120.000.000 di euro. La votazione del 27 novembre in Parlamento sugli emendamenti alla Legge Finanziaria che riguardano il finanziamento dei piani attuativi del Decreto Madia rappresenta dunque una momento cruciale per le sorti di migliaia di ricercatori e dalla ricerca italiana in generale. Nell’isola il CNR è presente nelle province di Cagliari, Oristano, Ogliastra e Sassari con 15 sedi per 14 Istituti, con oltre 200 unità di personale di ruolo e in cui si sono toccati, negli ultimi anni, picchi di precariato del 30%, con 100 unità di personale in formazione o con contratti di lavoro atipici.

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