La Nuova Sardegna

Sassari

Lettera a una donna che può ancora salvarsi

Daniela Scano
Lettera a una donna che può ancora salvarsi

Questa giornata, come qualsiasi giornata della tua vita, potrebbe essere quella della tua salvezza

25 novembre 2017
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Solo tu conosci il suo vero volto. Solo tu sai di cosa è capace quando si chiude la porta di casa alle spalle. Solo tu sei consapevole di quanto sia perfido e violento. Da tanto tempo vorresti gridare al mondo di cosa è capace l’uomo che ti vive accanto e ti sorride davanti agli altri. Vorresti farlo, ma continui a ripeterti che non puoi: per i figli, per vergogna. Per paura, soprattutto. All’inizio pensavi di riuscire a cambiarlo invece sei cambiata tu, mano a mano che ti faceva il vuoto intorno. Ha spento la luce che un tempo faceva brillare i tuoi occhi, ha soffocato la tua allegria, ha calpestato il tuo entusiasmo e la tua dignità. Tu sai che si può essere vittima di femminicidio anche continuando a vivere.

Ha cominciato a ucciderti subito dopo averti truffata con parole e gesti che non gli appartengono. È stato un lavoro lento e meticoloso di distruzione. Le tue amiche, quelle le ha eliminate subito. Non gli piacevano, soprattutto quando gli lanciavano certe occhiate consapevoli. Se non ha potuto fare altrettanto con i tuoi familiari, li odia, in modo particolare le donne. Non è uno stupido, sa che lo disprezzano anche quando non lo accusano e continuano a frequentarlo perché altrimenti non ti rivedrebbero più. Se accadesse, saresti completamente sola nelle sue mani. Come vorrebbe lui. I vostri figli _ se li avete _ puoi star certa che hanno capito. Anche se non ti ha mai messo le mani addosso davanti a loro, hanno imparato a distinguere tra il carnefice e la vittima. Nessuno, neppure tu, ha il diritto di infliggere loro questo ruolo di testimoni della tua tristezza. Ti chiedi cosa pensano dell’amore tra un uomo e una donna e se riusciranno a liberare la mente dal ricordo della rabbia livida che ha colorato certe giornate della loro vita. Ti senti in colpa perché non hai fatto abbastanza per proteggerli. La verità è che sei sfinita e stanca di nasconderti.

Questa giornata contro la violenza sulle donne è anche per te, soprattutto per te, che nascondi il tuo dolore e mascheri i lividi del corpo e dell’anima raccontando bugie alle quali non crede più nessuno. Questa giornata, come qualsiasi giornata della tua vita, potrebbe essere quella della tua salvezza. Non è semplice ma neppure impossibile. Esci di casa, mettiti al riparo: ci sono strutture che offrono protezione, donne e uomini in divisa di cui puoi fidarti e ai quali puoi affidare ciò che resta della tua vita. Quello che c’è basta per ricominciare, anche se adesso ti sembra impossibile. Riaccendi la tua luce, salvati. Dai un senso a questa giornata.

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