La Nuova Sardegna

Sassari

Lido Iride, otto offerte per il rilancio

Salvatore Santoni
Lido Iride, otto offerte per il rilancio

Aperte le buste del nuovo bando di gestione del complesso balneare: venerdì comincerà l’analisi dei progetti

29 novembre 2017
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SORSO. L’ultima spiaggia sembra quella buona. Nei giorni scorsi la commissione di gara della Regione ha aperto le prime buste del bando per la gestione del lido Iride. Si sono presentati otto imprenditori, tutti un unico obiettivo: far risorgere il compendio balneare dalle macerie del passato. Per conoscere i dettagli delle offerte bisognerà attendere venerdì, quando partirà l’analisi delle proposte progettuali. Mentre il nome del vincitore arriverà entro poche settimane.

I tentativi falliti. Il primo tentativo per recuperare la struttura balneare di Platamona risale al 2010, quando l’amministrazione comunale di Sorso impacchettò la riqualificazione del lido Iride insieme a quella della fascia costiera. Si trattò di un concorso di idee che accorpava una finanza di progetto per ridisegnare il nuovo look del lido, facendolo diventare un centro benessere, insieme alla realizzazione dell’accordo di programma con la Regione, che sul piatto ha messo 9 milio di euro. Il concorso finì con un ricorso proposto – e vinto a mani basse – dal secondo classificato davanti al Tar. Archiviato il fallimento, il Comune riprovò a riqualificare il lido nel 2012. Trascorse un altro anno tra proroghe e tentennamenti, ma alla fine arrivò un’offerta che però venne esclusa perché non rispettava le prescrizioni del bando.

I sopralluoghi. Nelle scorse settimane agli uffici della Regione erano arrivate una dozzina di richieste per effettuare il sopralluogo preliminare tra le macerie di Platamona, un passo obbligatorio – ma non vincolante – da fare prima di ufficializzare l’offerta. La svolta è arrivata il 20 di novembre, quando alla scadenza della seconda proroga per la presentazione delle offerte, decretata nelle scorse settimane, sono arrivate otto offerte per il rilancio del compendio balneare.

L’ultima spiaggia. Le novità introdotte nell’ultimo bando del 2017 – predisposto dal Servizio demanio e patrimonio e autonomie locali di Sassari, guidato dal dirigente Giovanni Antonio Carta – cominciano con il canone annuale, che è stato fissato a 8.200 euro e viene determinato in due fasi, considerando la reddittività dell’arenile per servizi alla balneazione. La ditta che nelle prossime settimane riuscirà ad aggiudicarsi la gara avrà ha un anno di tempo per presentare un progetto di recupero e di riqualificazione del compendio. Il canone sarà poi ricalcolato dopo la realizzazione delle opere.

E una parte importante, se non vitale, del progetto del privato riguarderà la percentuale di demolizioni, che rappresenta uno dei criteri con i quali verrà decretato il vincitore del bando. La Regione è disposta a rinunciare fino al 64 per cento delle attuali volumetrie. Non sarà dunque possibile buttare giù tutto il vecchio Iride, ma agli imprenditori è stata data la possibilità di proporre un progetto molto personalizzato che salvi almeno il 36 per cento delle strutture storiche. È su questa percentuale, oltre che col rialzo sul canone annuale, che i privati si stanno giocando la partita del futuro del lido Iride.

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