La Nuova Sardegna

Sassari

I “funerali” costosissimi di Moby Dick

di Salvatore Santoni
I “funerali” costosissimi di Moby Dick

Conferenza di 17 enti a Platamona decide che la carcassa verrà interrata. Portarla in mare costerebbe 100mila euro

10 dicembre 2017
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SORSO. Se avesse saputo che attorno alle sue “spoglie” si sarebbero radunate così tante persone, probabilmente avrebbe preferito affondare in santa pace in mare aperto. Sì, perché per spostare la balenottera spiaggiata tra il quinto e il sesto pettine di Platamona c’è voluta una conferenza di servizi tra diciassette enti. Uno per ogni metro, o tonnellata. Molti sono conosciuti, altri hanno acronimi impronunciabili. Tutti chiamati a decidere come dare al mammifero una sepoltura degna. E soprattutto sobria, perché al Comune di Sorso è arrivato un preventivo da capogiro: 100mila euro per imbragarla, trascinarla al largo e zavorrarla sul fondale.

Qualche giorno prima il caso della balenottera era approdato in consiglio comunale, dove l’amministrazione ha preso posizione individuando la competenza della Regione sull’area demaniale. E quindi rifiutando l’idea che il Comune potesse sobbarcarsi un problema del genere. Ma nel giro di due giorni al protocollo dell’ente sono arrivate due note inaspettate. La prima è quella dell’assessorato Enti locali che ha girato la patata bollente al Comune; la seconda è proprio il preventivo da centomila euro per l’affondamento. «Siamo rimasti isolati – spiega il consigliere delegato alle Politiche ambientali, Agostino Delogu – e dovremo occuparci dello smaltimento della carcassa da soli perché la Regione ci ha risposto dicendo che la competenza è comunale. E allora abbiamo chiesto i preventivi alle ditte per portare la carcassa in mare aperto, ma ci hanno chiesto una cifra che manderebbe il Comune in dissesto». E quindi come ci si disfa di diciassette tonnellate di carne? E soprattutto, quanto costa? L’amministrazione, per non far colare a picco il bilancio insieme alla carcassa, è corsa ai ripari cercando una soluzione differente.

A quel punto è partita la conferenza di servizi. Sono stati convocati diciassette enti per ragionare sul da farsi. Il risultato è stato: interrare la carcassa della balenottera in un sito idoneo affinché in futuro si possa recuperare lo scheletro. Sorso fa infatti parte del Santuario Pelagos, la rete transnazionale per la protezione dei mammiferi marini nel Mediterraneo. «Ci hanno detto che si tratta di una specie abbastanza rara – aggiunge Delogu – e quindi potremmo utilizzarla come attrazione turistica per il territorio». Detto fatto: il Cert, la task force per l’intervento su spiaggiamenti straordinari di cetacei, ha dato la disponibilità per sezionare la carcassa dell’animale. Il costo indicativo si aggira sui 2mila euro. Dopo lo spezzettamento, i resti verranno interrati in un terreno comunale. E quindi sarà necessaria una ditta autorizzata per il trasporto di rifiuti speciali: un “ultimo viaggio” che costerà al Comune circa 30mila euro.

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