La Nuova Sardegna

Sassari

consegnati 18 lotti 

La tradizione degli orti riparte da Li Punti

La tradizione degli orti riparte da Li Punti

SASSARI. Riparte da Li Punti la tradizione degli orti sassaresi. Ieri mattina, con una piccola ma allegra cerimonia, l’amministrazione comunale ha consegnato le chiavi di diciotto appezzamenti di...

30 dicembre 2017
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SASSARI. Riparte da Li Punti la tradizione degli orti sassaresi. Ieri mattina, con una piccola ma allegra cerimonia, l’amministrazione comunale ha consegnato le chiavi di diciotto appezzamenti di terreno che adesso sono pronti per essere coltivati. Gli orti urbani si trovano in via Cosseddu, nel popoloso quartiere cittadino, e sono stati consegnati agli assegnatari dal vicesindaco e assessore alle Politiche agro ambientali Fabio Pinna e dall’assessore al Patrimonio Simone Campus. «I diciotto appezzamenti – scrive l’ufficio stampa di Palazzo Ducale – sono stati concessi tramite bando pubblico. Gli assegnatari avranno, quindi, a disposizione un’area recintata di 60 metri quadri, già allestita per l’irrigazione e con una casetta per gli attrezzi».

«L'assegnazione delle aree – spiegano in Comune –, che resterà in vigore per tre anni, è avvenuta in base a una graduatoria che ha tenuto conto del reddito Isee e del numero dei componenti del nucleo familiare».

«Si concretizza oggi un progetto nel quale l'amministrazione ha creduto molto – sottolinea l'assessore Campus –, che ha un forte valore sociale, perché favorisce gli incontri tra vicini di terreno, e quindi stimola anche l'occupazione costruttiva e all'aria aperta del tempo libero». «Quello che inauguriamo oggi è un mini condominio agricolo – ha commentato l'assessore Pinna –. La comunità ha risposto molto bene, c'è grande entusiasmo».

I 18 appezzamenti sono pronti per essere utilizzati da famiglie che desiderano coltivare e avere una produzione a chilometro zero di frutta e ortaggi e passare del tempo all'aria aperta curando i 60 metri quadri messi a disposizione dal Comune di Sassari. Nei terreni è possibile coltivare ortaggi, fiori, piccoli alberi da frutto. È invece vietato piantare fave, usare manodopera a pagamento, vendere i prodotti, utilizzare sostanze tossiche e irritanti che danneggiano l'ambiente. L'acqua e il sistema di irrigazione sono stati messi a disposizione del Comune

«Qualora in futuro fossero individuati nuovi terreni – dicono a Palazzo Ducale –, gli orti saranno affidati agli interessati già presenti in graduatoria».



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