La Nuova Sardegna

Sassari

L’antico convento di Santa Maria casa dei bisognosi

di Antonio Meloni
L’antico convento di Santa Maria casa dei bisognosi

Si progetta il futuro della struttura dopo i lavori di restauro Tra le idee l’apertura di un “rifugio” gestito dai francescani

18 gennaio 2018
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SASSARI. Una struttura ricettiva per i bambini soli, gli studenti, i malati, organizzata e gestita da personale specializzato nei locali dell’antico monastero.

A circa ottocento anni dalla fondazione, il convento di Santa Maria di Betlem, in sintonia con lo spirito francescano, potrebbe diventare una struttura destinata all’accoglienza. Il tema è stato al centro di due distinti incontri avvenuti tra una delegazione dell’Ordine proveniente dall’Umbria, il presidente del consiglio regionale Gianfranco Ganau e il sindaco Nicola Sanna.

Va detto subito che si tratta di ipotesi, idee progettuali legate a ciò che potrebbe essere il futuro degli ambienti del convento di Santa Maria una volta terminato il delicato lavoro di restauro a cui sarà sottoposto il complesso architettonico di proprietà dei francescani. Fra i delegati del padre provinciale, Franco Buonamano, oltre al guardiano, padre Salvatore Sanna, era presente anche padre Paolo Cirina, guardiano del convento di Alghero e referente sardo della Provincia.

Ma c’erano soprattutto i rappresentanti della fondazione “Aiutiamoli a vivere”, un’organizzazione non governativa, con sede a Terni, nata per volere del compianto padre Vincenzo Bella e di Fabrizio Pacifici, attuale presidente, presente all’incontro. La Fondazione, creata in origine per ospitare i bambini bielorussi dopo il disastro di Chernobyl, opera sul versante dell’associazionismo e del volontariato con sedi e comitati attivi in tutta Italia. Con l’Ordine francescano ha sottoscritto un accordo quadro per l’uso e la gestione dei conventi presenti all’interno della Provincia francescana appena riorganizzata, una vasta area che, oltre alla Sardegna, comprende anche Lazio, Umbria, Marche e Toscana.

La Fondazione, dunque, sarebbe disposta a investire una somma imprecisata per la creazione di una struttura ricettiva nel convento di Santa Maria di Betlem, una realtà che dopo un certo periodo sarebbe in grado di essere autonoma.

In questo contesto deve essere vista l’idea illustrata durante gli incontri avvenuti a Sassari all’inizio della settimana. La proposta ha avuto un accoglimento positivo sia da parte del sindaco Nicola Sanna che dal presidente dell’assemblea regionale Gianfranco Ganau.

Il progetto, insomma, piace, tanto più che sarebbe in sintonia con il programma politico varato fino a questo momento sia da Palazzo ducale che dalla Regione.

«Siamo aperti e disponibili a ragionare su un’idea legata all’accoglienza – spiega infatti Gianfranco Ganau – a maggior ragione adesso che abbiamo appena nominato il garante regionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza».

Al riguardo non è da escludere, infatti, che la delegazione umbra, in un secondo momento, possa incontrare anche il garante regionale, l’avvocato Grazia Maria De Matteis. Va rimarcato ancora che si tratta di ipotesi che però tengono conto delle esigenze di un territorio in cui sono certamente presenti situazioni critiche legate a quel tipo di servizio.

Dal canto loro, i frati attendono con trepidazione l’avvio dei lavori di messa in sicurezza che dovrebbero partire appena arriveranno i fondi stanziati la scorsa settimana in sede di Conferenza Stato-Regioni.

Anche la Regione Sardegna dovrebbe fare la propria parte, la sensazione che si respira è che non tardi ad arrivare la notizia di uno stanziamento importante da destinare al restauro del complesso di Santa Maria.

Si parla anche di una sottoscrizione pubblica aperta a tutti coloro che hanno a cuore il destino di uno dei monumenti più significativi del patrimonio culturale sardo.

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