La Nuova Sardegna

Sassari

Tariffe rifiuti, ancora due anni prima di ottenere la riduzione

di Elena Corveddu
Tariffe rifiuti, ancora due anni prima di ottenere la riduzione

La Comunità montana del Goceano replica a Confartigianato sui costi e il sistema di calcolo della Tari «A carico degli utenti i costi dell’appalto 2014, le premialità per la differenziata arriveranno nel 2020»

23 gennaio 2018
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BONO. Se da un lato la Confartigianato esprime le sue perplessità sui costi della raccolta differenziata nei comuni del Goceano, dall’altro risponde la Comunità montana del territorio spiegando il perché ancora non si vedano riduzioni delle imposte comunali sulla nettezza urbana. Il responsabile di Confartigianato Goceano Roberto Nieddu si appellava così ai vertici della Comunità montana: «Chiedo come sia possibile che a tanta virtuosità dei cittadini non corrispondano i benefici di una diminuzione dei costi a loro carico». Su questo risponde la Comunità montana, che, seppur formata dai nove comuni del territorio del Goceano, comprende per il servizio di raccolta differenziata anche il comune di Osidda.

E così i vertici della Comunità montana spiegano: «L’attuale servizio, appaltato nel 2014, è stato pensato come un progetto moderno capace di raggiungere in breve tempo dei buoni risultati sia in termini di differenziazione che in termini di educazione agli utenti. Prima di questo servizio i comuni del Goceano avevano percentuali di differenziazione più basse dei minimi previsti e ciò comportava il pagamento delle inevitabili penalità regionali». E un miglioramento c’è stato: il primo trimestre del 2015 è stato chiuso con una differenziazione sotto il sessantacinque percento mentre nei trimestri successivi la percentuale è aumentata fino al settantadue percento e la media annuale si è attestata a poco più del sessantotto percento. «Sui costi che gli utenti sostengono c’è invece da fare un’importante precisazione – ha spiegato la Comunità montana -: il costo dell’appalto viene pagato interamente dai comuni, e quindi dagli utenti. L’attuale servizio prevede un costo mensile di novantaduemila euro comprensivo di mezzi, operatori e costi di smaltimento. È importante evidenziare inoltre che le prime soglie di differenziazione imposte dalla Regione prevedevano premialità pari ad uno sgravio del dieci percento sulla tariffa di conferimento del secco indifferenziato che quindi inevitabilmente non potevano produrre risparmi tali da essere “percepibili” nella bolletta». Con la delibera regionale del 2016 invece, alla luce dell’obiettivo dell’ottanta percento di raccolta differenziata al 2022, sono stati fissati nuovi parametri per le premialità. «Ad esempio – ha proseguito il presidente della Comunità montana Enzo Cosseddu – potrà esserci fino ad uno sgravio del cinquanta percento sul costo di conferimento del secco indifferenziato per un valore soglia dell’ottanta percento di raccolta differenziata nel 2017. L’equivalenza dei valori di diminuzione dei costi non è quindi automatica - ha concluso Cosseddu - in virtù del fatto che le eventuali premialità, almeno quelle riferite agli anni fino al 2016, non permettono di ottenere considerevoli risparmi. La riduzione dei costi agli utenti potrà invece verificarsi con il nuovo appalto da bandire nel 2020».

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