La Nuova Sardegna

Sassari

Benetutti, pastori in rivolta in 300 non voteranno

di Elena Corveddu
Benetutti, pastori in rivolta in 300 non voteranno

Gli allevatori con le loro famiglie hanno restituito le schede elettorali al sindaco Protestano per la scarsa attenzione della politica per i problemi delle campagne

26 gennaio 2018
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BENETUTTI. Saranno trecento gli allevatori di Benetutti che alle prossime elezioni politiche del 4 marzo non voteranno in segno di protesta. Nella mattinata, con gli allevatori anche le loro famiglie, si sono recati dal sindaco Enzo Cosseddu per ridare indietro le loro schede elettorali. «Esausti della situazione in cui versa il settore agrozootecnico ci vediamo costretti a riportare indietro le nostre schede elettorali e rinunciare così al voto del 4 marzo – è lo sfogo degli allevatori benetuttesi –. Siamo infatti completamente privi di fiducia nei confronti dell’attuale classe politica regionale e nazionale».

In un paese dove il sessanta percento della popolazione vive di pastorizia, il prossimo 4 marzo, data delle elezioni politiche, trecento persone non voteranno. Simili proteste anche a Ollolai, Orani, Orotelli, Gavoi e Ottana, dove gli allevatori hanno rimesso nelle mani dei loro sindaci le schede elettorali. I motivi che hanno spinto i pastori del paese del Goceano a riconsegnare le proprie schede elettorali riguardano tutte le problematiche legate al loro settore.

«La nostra protesta riguarda in primo luogo il prezzo del latte – hanno spiegato al sindaco Cosseddu –. È una lotta continua che non porta mai a niente. I costi per le nostre aziende sono sempre più alti ma non vediamo miglioramenti. In secondo luogo contestiamo il ritardo nell’assegnazione dei premi comunitari. I tempi di erogazione sono lunghissimi: non riceviamo i premi dal 2015». E aggiungono: «Perché nelle altre regioni d’Italia i premi vengono erogati puntualmente?».

Gli allevatori contestano il «disinteresse della giunta regionale, e più in generale del governo italiano, per il settore bovino». «I problemi – hanno proseguito nell’illustrare la protesta – riguardano anche la viabilità rurale, la difesa del suolo e del territorio e le scarse misure agropastorali adottate dai nostri politici anche per il settore della biosostenibilità».

Il sindaco Cosseddu solidarizza con gli allevatori e ribadisce che «oltre al reddito che costituisce la percentuale maggiore del prodotto interno lordo del comune di Benetutti, la permanenza nell’agro degli allevatori costituisce anche un baluardo contro il dissesto idrogeologico e ambientale del territorio».

Rinunciano al voto anche i pastori del Marghine: a Silanus, Dualchi e Bolotana sono state riconsegnate le schede elettorali.

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