La Nuova Sardegna

Sassari

Animali morti a Giave aiuti agli allevatori

GIAVE. Il Comune di Giave torna sotto i riflettori, classificandosi primo in Provincia di Sassari, per un problema che riguarda il mondo degli allevatori, vale a dire lo smaltimento delle carcasse...

30 gennaio 2018
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GIAVE. Il Comune di Giave torna sotto i riflettori, classificandosi primo in Provincia di Sassari, per un problema che riguarda il mondo degli allevatori, vale a dire lo smaltimento delle carcasse degli animali morti, che nella maggior parte dei casi vengono incenerite e interrate nel territorio, buttate nelle cunette e ancora peggio gettate nei corsi d’acqua. Da questo derivano: inquinamento, danno ambientale e di immagine ma soprattutto diffusione di malattie. L’amministrazione aiuterà gli allevatori per lo smaltimento delle carcasse ovine, caprine e bovine. Per quanto riguarda invece i suini ancora il servizio non è attivo perché gli stessi animali non possono essere trasportati fuori dalla Sardegna a causa della peste suina. Il patrimonio ovino del comune di Giave conta circa 12mila capi e quello bovino circa 200. Il Comune di Giave ha firmato un protocollo d’intesa con il Consorzio delle produzioni intensive. Si potrà usufruire di un servizio porta a porta che verrà in parte finanziato dal Comune. Una parte dei finanziamenti arriva tramite la Misura 17.1 del Psr 2014/2020 (intorno al 50 per cento), un’altra percentuale è data dalla Regione e una terza la offre il Comune di Giave. La parte minima restante è a carico dell’allevatore. Nella riunione, tutti gli allevatori potranno fornire i dati per l’attivazione della polizza agevolata. Una volta stipulata la polizza dovranno chiamare un numero dedicato e comunicare il decesso degli animali e nel giro di 24-48 ore la ditta di smaltimento effettuerà il ritiro.

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