La Nuova Sardegna

Sassari

Scopino del wc in bocca alla figlia, arrestato

Scopino del wc in bocca alla figlia, arrestato

Botte e minacce alla ragazza e alla moglie, un uomo di 52 anni accusato di maltrattamenti e lesioni

10 febbraio 2018
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SASSARI. Era una di quelle discussioni banali – persino normali – tra genitori e figli. Se poi questi ultimi sono pure adolescenti, la frequenza dei litigi in famiglia raddoppia. Ciò che non è normale è che un padre, davanti a una piccola “ribellione” adolescenziale della propria figlia, la strattoni con forza per riuscire a infilarle lo scopino del wc in bocca.

È stato l’episodio culminante di una serie di maltrattamenti che R.C, di 52 anni, ha riservato a moglie e figlia per un periodo di tempo abbastanza lungo. Stavolta, però, per l’uomo (che in questo momento è affetto da una grave malattia) sono scattate le manette. Ad arrestarlo sono stati i carabinieri che sono intervenuti nella sua abitazione, in un paese della provincia, per mettere fine a questa sequela di minacce e percosse che la figlia e la moglie erano costrette a subire.

Il pubblico ministero gli contesta infatti le «condotte reiterate» in riferimento ai maltrattamenti. Fino all’episodio di giovedì.

La figlia, che vive in un altro paese, quel giorno era a casa dei genitori, il padre era ubriaco. Lo diranno i carabinieri e lo scriverà anche la Procura nell’avviso per la presentazione dell’imputato al dibattimento per la convalida dell’arresto e il giudizio direttissimo. Mentre la ragazza è in casa fa qualcosa che evidentemente turba il padre, come sedersi e sollevare i piedi per poggiarli su un tavolino. Che non sarà certamente un gesto molto educato ma che con altrettanta certezza non merita di essere punito con la violenza. «L’uomo perdeva letteralmente le staffe – scrive il pm sulla base della relazione dei carabinieri – e, ubriaco, aggrediva la figlia fino a prendere lo spazzolino per il water e dopo averla percossa cercava di infilare lo stesso spazzolino all’interno del cavo orale della ragazza». E aggiunge che il 52enne si comportava così in particolare «negli ultimi tre mesi, periodo nel quale dopo l’abuso di bevande alcoliche, è diventato irascibile e violento. In un primo momento solo verbalmente e negli ultimi giorni anche fisicamente».

Prima di giovedì, sempre nei confronti della figlia, dopo una discussione decisamente banale, il padre aveva preso una forchetta per cercare di colpirla sulla mano. Fortunatamente l’aveva ferita solo di striscio. Tutto questo aveva determinato – comprensibilmente – un clima di paura in casa. La moglie era stata più volte minacciata, ingiuriata e picchiata.

Ieri mattina il giudice Salvatore Marinaro ha convalidato l’arresto e su richiesta dell’avvocato difensore Danilo Mattana, ha scarcerato l’uomo imponendogli l’allontanamento dalla casa familiare. (na.co.)

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