Un viaggio entusiasmante
Si è concluso “il giro del mondo” tra gli stranieri della città
12 febbraio 2018
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SASSARI. Quella di oggi è l’ultima puntata di un viaggio entusiasmante fatto da Manolo Cattari in “giro per il mondo” senza in realtà muoversi dalla città, ma semplicemente incontrando e raccontando la vita di alcuni stranieri che vivono a Sassari e che ormai si sentono parte integrante della comunità che li ha accolti.
“Gli altri siamo noi” il viaggio dello psicologo dello sport e psicoterapeuta ci ha dato la possibilità di conoscere persone arrivate da lontano ma con la voglia di integrarsi e di vivere Sassari con passione. Persone come il senegalese Mamadou, in città da otto anni e rimasto affascinato dalla tolleranza dei sassaresi. O come l’iracheno Alì che ama la sua terra d’origine durante il regime di Saddam. Persone come Carlos Cardini, l’argentino appassionato di cinema che quando è arrivato 20 anni fa si chiedeva cosa fosse Multineddu. Immaginava fosse un centro culturale, una biblioteca o una piazza, prima di scoprire che era un supermercato. O ancora come Ashraf, 56 anni pakistano, dal ’95 in Europa e che non dimentica di quando faceva l’ambulante in piazza Tola, c’erano 45 bancarelle ed era una festa. Le signore si fermavano a chiacchierare e a passare un po’ il tempo e tutti gli ambulanti si conoscevano per nome. E infine Florin Pavel e Zucchi Pastor due campioni romeni di pallamano che vivono a Sassari ormai da sette anni lui e diciassette lei che provano a insegnare ai ragazzini non solo le regole dello sport ma anche della vita in società.
“Gli altri siamo noi” il viaggio dello psicologo dello sport e psicoterapeuta ci ha dato la possibilità di conoscere persone arrivate da lontano ma con la voglia di integrarsi e di vivere Sassari con passione. Persone come il senegalese Mamadou, in città da otto anni e rimasto affascinato dalla tolleranza dei sassaresi. O come l’iracheno Alì che ama la sua terra d’origine durante il regime di Saddam. Persone come Carlos Cardini, l’argentino appassionato di cinema che quando è arrivato 20 anni fa si chiedeva cosa fosse Multineddu. Immaginava fosse un centro culturale, una biblioteca o una piazza, prima di scoprire che era un supermercato. O ancora come Ashraf, 56 anni pakistano, dal ’95 in Europa e che non dimentica di quando faceva l’ambulante in piazza Tola, c’erano 45 bancarelle ed era una festa. Le signore si fermavano a chiacchierare e a passare un po’ il tempo e tutti gli ambulanti si conoscevano per nome. E infine Florin Pavel e Zucchi Pastor due campioni romeni di pallamano che vivono a Sassari ormai da sette anni lui e diciassette lei che provano a insegnare ai ragazzini non solo le regole dello sport ma anche della vita in società.