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Le parole dei bambini sulle stragi di ieri e di oggi

Le parole dei bambini sulle stragi di ieri e di oggi

CHIARAMONTI. Dalle vittime dell’Olocausto e delle Foibe a quelle dei giorni nostri, «nel Mediterraneo divenuto esso stesso foiba», passando per i massacri delle Fosse Ardeatine e di Gaza. Vittime...

14 febbraio 2018
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CHIARAMONTI. Dalle vittime dell’Olocausto e delle Foibe a quelle dei giorni nostri, «nel Mediterraneo divenuto esso stesso foiba», passando per i massacri delle Fosse Ardeatine e di Gaza. Vittime apparentemente lontane nel tempo e nello spazio accomunate da destini tristi quanto orribili generati da intolleranza, antisemitismo, guerre, ingiustizie sociali. Dopo quella del 27 gennaio, anche il 10 febbraio ha visto gli alunni delle scuole di Chiaramonti e Martis ricordare le tante vittime di orrori che dal secolo scorso arrivano fino al nostro tempo come un filo conduttore che ci fa riflettere sulla crudeltà dell’uomo e sulla sua incapacità di fare spesso tesoro degli errori dei predecessori. Vittime che anche il 10 febbraio, nella sala consiliare, hanno trovato voce sul filo del ricordo e della memoria, ma anche dell’emozione, come è stato detto dai presenti, grazie ai lavori presentati dagli alunni delle tre classi della secondaria inferiore di Chiaramonti e Martis in collaborazione con la scuola civica di musica Sonos. Preparati e coadiuvati dai docenti Longu, Vargiu e Zara, gli studenti hanno ricordato diverse stragi che, a causa dell’intolleranza, dalla seconda guerra mondiale si sono compiute fino ai giorni nostri. Gli studenti sono stati accompagnati dalle note degli strumenti suonati dal maestro Fabio Melis e dalla musicista Sara Cuzzupoli della scuola Sonos. Hanno cantato “Kuhn” e la ninna nanna di Antioco Casula con Franco Sechi e si sono cimentati con il canto corale “Gam gam” in lingua ebraica. «Oggi qui tanti linguaggi, da quello della letteratura a quello della musica e del disegno, si sono incontrati e uniti per ricordare tutti quelli che sono stati perseguitati e lo sono ancora oggi nel presente - ha detto il dirigente scolastico Giovanni Carmelo Marras -. Gaza è oggi. Giornate come queste sono emblematiche per imparare e riflettere sempre, e per non commettere più gli stessi errori». (l.v.)

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