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Sassari

Giave, super protetti i nidi delle cicogne

Giave, super protetti i nidi delle cicogne

Il ministero dell’Ambiente ha inviato all’Unione Europea la pratica per l’istituzione della zona speciale a Campu Giavesu

16 febbraio 2018
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GIAVE. La zona a protezione speciale (Zps) di “Campu Giavesu” adesso è ufficiale: il ministero dell’Ambiente ha infatti inviato la pratica all’Unione Europea e questo atto rappresenta l’ufficializzazione di una istituzione che l’amministrazione comunale di Giave ha perseguito con ostinazione.

Per alcuni anni nel territorio del comune di Giave ha nidificato la cicogna bianca. Il rischio che questo habitat di riproduzione potesse essere violato, ha fatto nascere l’esigenza di costruire attorno al sito un’area di protezione. Le norme europee, riconosciute da quelle nazionali, permettono di tutelare i siti di riproduzione della cicogna attraverso l’istituzione di Zps. I vincoli riguardano solo quelle attività o progetti che possano danneggiare le specie di uccelli per cui sono istituite. «A Campu Giavesu – spiegano in Comune – nidificano altri uccelli rari come la gallina prataiola, per la quale la Regione ha previsto finanziamenti per quegli agricoltori che decidano di seguire le pratiche agronomiche utili alla conservazione della specie». Il processo di istituzione della Zps è stato seguito da un gruppo di esperti guidato dal naturalista Ivo Manca, docente universitario a contratto, assieme all’amministrazione del Comune di Giave.

Sono stati realizzati diversi incontri con la popolazione e i portatori di interesse locale nei quali sono stati esplicitati sia i vincoli, sia i benefici che l’istituzione della Zona comporta.

«Insieme ai cittadini – spiega la sindaca Maria Antonietta Uras – è stato individuato nel territorio il perimetro della Zps e si è provveduto a raccogliere la documentazione necessaria per l’istituzione della stessa».

La documentazione è stata inviata agli uffici della Regione preposti alla realizzazione della Rete Natura e quindi all’individuazione delle Zps. La Regione ha poi inviato tutto al ministero dell’Ambiente che il 22 dicembre scorso ha inoltrato il fascicolo alla commissione europea. «Da quel giorno nasce ufficialmente la nuova Zps “Campu Giavesu” con codice ITB013049».

Le ricadute, secondo il Comune, sono positive: «L’istituzione della Zps permetterà che le aree agricole o a pascolo al suo interno possano beneficiare dei fondi del piano di sviluppo regionale (PSR) previsti nella misura 10.1.3 - Tutela dell’habitat della Gallina prataiola. Questi fondi possono arrivare a compensi fino a 300 euro per ettaro/anno. Le aziende con aree agricole in tale zona possono beneficiare di una premialità presente anche in altri bandi del Psr e l’amministrazione comunale può usufruire dei fondi che la Ras mette a disposizione per la realizzazione del piano di gestione sulla misura 7.1.1 - Esso darà la possibilità di accedere ai bandi regionali per finanziare interventi di conservazione e valorizzazione del territorio. Allo stesso tempo, sia l’amministrazione sia le aziende del territorio potranno avere accesso più facilmente alle risorse che l’Ue mette a disposizione per le aree della Rete natura europea, di cui questo territorio è entrato a far parte». L’amministrazione sta aspettando che vengano pubblicati i bandi –progetti life- presumibilmente giugno, da parte della Regione e dell’Unione Europea.



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