Botte alla fidanzata sgradita: suocero e cognato condannati
A Nulvi una donna venne pedinata e poi colpita con un tubo di ferro dal padre e dal fratello del compagno che non gradivano la relazione
NULVI. La storia, che i carabinieri durante la conferenza stampa avevano illustrato un po' come l'opera shakespeariana di Giulietta e Romeo, nel 2012 aveva fatto molto discutere. Padre e figlio minore (gli allevatori Francesco e Pietro Tolu, di 77 e 31 anni) arrestati perché avevano inseguito con l'auto, speronato e poi colpito con una spranga di ferro la fidanzata del figlio maggiore Antonio.
Non accettavano la relazione tra i due e quindi avevano deciso di dare una lezione a lei. Che, minacciata pesantemente da suocero e cognato (così aveva raccontato la donna), aveva persino rinunciato a denunciarli e non si era fatta nemmeno visitare e curare in ospedale. La denuncia, al posto suo, l'aveva fatta però il suo fidanzato Antonio al quale aveva raccontato cosa era successo. E così erano partite le indagini dei carabinieri di Nulvi che avevano arrestato Francesco e Pietro con l'accusa di violenza privata e minacce.
Ieri mattina 16 febbraio, a distanza di sei anni dai fatti, i due imputati sono stati condannati dal giudice Silvia Guareschi che ha inflitto un anno a Pietro Tolu e otto mesi al padre Francesco.
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