La Nuova Sardegna

Sassari

La Regione cassa il regolamento consiliare

Gruppi e commissioni nel mirino dell’assessorato agli Enti locali. La presidente: «Faremo modifiche»

21 febbraio 2018
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PORTO TORRES. Un controllo approfondito del regolamento del consiglio comunale da parte del direttore del Servizio dell’assessorato regionale agli Enti locali, Cristina Malavasi, ha fatto emergere alcuni aspetti di illegittimità che dovranno essere rimossi.

Al comma 5 dell’articolo 9 era stata infatti inserita la possibilità di avere un gruppo misto di maggioranza e un gruppo misto di minoranza, ma per la dirigente regionale non ci sono riscontri simili sia nel panorama istituzionale degli enti locali e sia in quello parlamentare. Rilievi di illegittimità, secondo la Regione, sono inoltre presenti nell’articolo 12: prevede che la rappresentanza nelle commissioni sia pari a 9 consiglieri, con voto doppio del presidente, ma non tiene conto della palese incongruenza con l’articolo 15, il quale stabilisce che in caso di parità prevale il voto del presidente.

Il primo a sollevare dubbi è stato il consigliere Claudio Piras, che aveva chiesto un parere alla Regione e al Prefetto di Sassari. «Già dal 2015 – ricorda Piras –, avevo chiesto di modificare alcuni punti del regolamento perché in contrasto tra essi: adesso siamo arrivati al punto in cui la Regione ci dice di copiare da altri Comuni visto che non siamo capaci di modificare un regolamento autonomamente. La maggioranza non riesce a capire la differenza tra validità di seduta e validità di costituzione delle commissioni consiliari e, dopo il parere dell’assessorato regionale agli Enti locali, sono spaventati dal dover restituire i gettoni di presenza».

La presidente del consiglio Loredana De Marco, invece, imputa ad altri la modifica del regolamento: «La Regione ha esaminato soprattutto la modifica al regolamento introdotta durante la consiliatura dalla precedente amministrazione – dice –, sicuramente attuata senza aver ricevuto un precedente consenso dall’assessorato agli Enti locali, dove sono emersi aspetti di illegittimità che provvederò a rimuovere: porterò all'attenzione del consiglio comunale una proposta di delibera al fine di ristabilire una piena legittimità nella composizione dei gruppi, come indicato dalla Regione, e sarà d’obbligo anche una ricomposizione delle commissioni, che auspico avvenga con modalità condivise da maggioranza e minoranza al fine di dare piena rappresentanza a tutte le forze politiche. In caso contrario, sarò costretta a procedere con l’annullamento delle commissioni, eventualità che spero possa essere scongiurata». (g.m.)

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