La Nuova Sardegna

Sassari

L’Unione dei Comuni recluterà i volontari del servizio europeo

OZIERI. È quella del Logudoro la prima Unione dei Comuni della Sardegna a diventare organizzazione di invio nell’ambito del Servizio volontario europeo, e potrà inviare i suoi ragazzi a formarsi in...

22 febbraio 2018
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OZIERI. È quella del Logudoro la prima Unione dei Comuni della Sardegna a diventare organizzazione di invio nell’ambito del Servizio volontario europeo, e potrà inviare i suoi ragazzi a formarsi in Europa in appositi percorsi dedicati. La novità è frutto di un accordo con l’Agenzia nazionale giovani, ente che si occupa per conto della Commissione Europea del programma europeo Erasmus Plus nell’ambito delle politiche giovanili, che ha di recente accolto la richiesta presentata dall’Unione del Logudoro che da tempo aveva allo studio l’accesso a questo tipo di sperimentazione di politiche giovanili, che potranno essere utili per la crescita di un territorio che soffre alla crisi e lo spopolamento. Lo Sve, infatti, offre delle opportunità di formazione all’estero, ma temporanee (della durata di un anno al massimo), ai ragazzi dai 17 ai 30 anni, offrendo loro la possibilità di vivere in altri ambienti e di prestare la propria opera in un’organizzazione di accoglienza e fornendogli delle competenze che al loro rientro, potranno utilizzare a casa propria. «Pensiamo che troppi nostri giovani – ha detto il presidente dell’unione dei Comuni del Logudoro Angelo Sini – oggi facciano parte della categoria dei Neet, cioè dei ragazzi che non studiano e non lavorano. La nostra intenzione è quella di mandarli in Europa a fare esperienze altamente formative e certificate e farli rientrare con una nuova mentalità. Speriamo che tanti giovani approfittino di questa opportunità e tornino poi con nuove competenze ma anche con una nuova mentalità, data dall’aver visto realtà diverse in Europa e idee imprenditoriali che possano essere replicate nei nostri territori».

Barbara Mastino

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