La Nuova Sardegna

Sassari

L’Ersu attende da 5 mesi la nomina del presidente

di Pinuccio Saba
L’Ersu attende da 5 mesi la nomina del presidente

Il Cda non si può insediare, bloccata la programmazione delle iniziative future Casa dello studente, borse di studio e campus universitario i temi da affrontare 

24 febbraio 2018
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SASSARI. Parlare di “paralisi” dell’ente è sicuramente eccessivo, ma la mancata nomina del presidente, rende difficile (impossibile) programmare il futuro dell’Ersu. Il vecchio Cda è scaduto a settembre, il consiglio regionale ha provveduto a nominare i propri rappresentanti - uno per la maggioranza e uno per l’opposizione -, gli studenti hanno eletto Mariangela Pinna, docenti e ricercatori hanno riconfermato Ciriaco Carru (professore associato del dipartimento di Scienze biomediche) ma il consiglio di amministrazione resta monco della figura che dovrebbe fare da collante dell’organismo direttivo, manca cioè il presidente. Una nomina che spetta al presidente della giunta regionale (di concerto con il rettore), nomina che però non è ancora arrivata e che potrebbe concretizzarsi solo dopo le elezioni. Nel frattempo, come sottolinea il professor Ciriaco Carru, l’Ersu non può programmare il proprio futuro. «La prima cosa da fare è certamente il bilancio di previsione – sottolinea il componente del Cda – cioè come spendere le risorse messe a disposizione dell’Ersu. Risorse che servono per i bandi per le case, le borse di studio, la casa dello studente. Inoltre, senza Cda al completo, segna il passo anche il progetto per il nuovo campus universitario. Argomenti importanti, destinati a segnare il futuro dell’università di Sassari ma in certi casi anche temi per così dire minori ma che sono di competenza esclusiva del Cda».

Indubbiamente la politica è in forte ritardo e sembra disinteressarsi dell’ateneo sassarese. Un Cda scaduto e uno nuovo impossibilitato a insediarsi non sono certo un buon viatico per l’università sassarese. Inoltre non si capisce perché la politica non abbia adottato un metodo uniforme per i due atenei isolani, visto che il Cda dell’Ersu di Cagliari si è insediato a settembre. «Cinque mesi mi sembrano tanti per una decisione – aggiunge Ciriaco Carru–: è vero che a giugno era stata presentata una proposta di legge per unificare i due enti universitari, ma a settembre quella proposta è stata ritirata. Non capisco quale sia l’ostacolo che impedisce la nomina del presidente dell’Ersu, senza il quale non possiamo metterci al lavoro per programmare il futuro».

L’ordinaria amministrazione va avanti grazie alla struttura tecnica guidata dal direttore generale Antonello Arghittu «che collabora con tutti noi, ma non può andare oltre i limiti che gli impone la legge – spiega ancora il professor Carru –. Questo è fondamentalmente un problema politico e spetta alla politica risolverlo. E quanto prima possibile».

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