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Sassari, corse folli in viale Trento: i cittadini dicono basta

di Antonio Meloni
Sassari, corse folli in viale Trento: i cittadini dicono basta

Duecento firme in due giorni per chiedere al sindaco i limitatori di velocità. I commercianti: appena scatta il verde è un incubo, ogni giorno si rischia la vita

25 febbraio 2018
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SASSARI. In due giorni hanno raccolto poco meno di duecento firme e se questo è il ritmo, il sindaco Nicola Sanna avrà presto sulla scrivania un bel problema da risolvere. I cittadini di viale Trento sono sul piede di guerra e chiedono al Comune di installare i limitatori di velocità, in particolare nella parte bassa della strada.

L’iniziativa è di un folto gruppo di cittadini che dopo l’ennesimo episodio e anni di segnalazioni, hanno deciso di passare alle vie di fatto. A fine gennaio un uomo era stato investito sulle strisce pedonali a ridosso dell’incrocio con via Principessa Jolanda. L’ultimo di una lunga serie di incidenti legati al fatto che in viale Trento gli automobilisti tendono a pigiare il piede sull’acceleratore dimenticandosi di essere al centro della città.

Stando ai racconti, in discesa la corsa comincia all’altezza della rivendita di bombole: «Basta che vedano il verde sul semaforo all’incrocio con viale Umberto – dice l’edicolante Simone Puggioni – per lanciare la macchina in una lunga corsa dimenticandosi degli attraversamenti pedonali».

Per gli amanti della “tavoletta”, la salita non è certo un ostacolo e dall’altra parte lo stimolo è rappresentato dall’altro semaforo, quello all’incrocio con viale Mameli: «Quando si accorgono che la strada è libera – spiega infatti l’ottica Claudia Perella – tendono ad accelerare già dalla parta bassa per evitare che scatti il rosso». Chiaro che se qualcuno in quel momento sta attraversando la strada, se la vede davvero brutta.

I limiti di velocità evidentemente non servono a scoraggiare gli automobilisti imprudenti e l’unica alternativa sembra proprio il ricorso alla soluzione drastica: «Il modo migliore lo dovrà studiare il Comune – dice Fabrizio Camboni, del Caffè Moliendo – una cosa è sicura, il problema deve essere affrontato e risolto perché c’è in ballo la sicurezza dei cittadini».

Quello delle macchine che sfrecciano a velocità sostenuta, in viale Trento, è un problema annoso, ne sa qualcosa Renato Ticca, per tanti anni titolare della farmacia accanto all’edicola: «Mi ricordo di un episodio in particolare – racconta il farmacista – quando, una ventina di anni fa, una signora era stata sbalzata sul marciapiede proprio di fronte alla nostra vetrina e c’era mancato poco che arrivasse direttamente dentro la farmacia».

Il problema diventa ancora più acuto nelle ore serali, quando all’imbrunire cresce il traffico e cala la visibilità: «Un intervento urgente – dice il tabaccaio Massimiliano Puddu – è quello di migliorare l’illuminazione e ripristinare tutta la segnaletica orizzontale perché le strisce, a certe ore, non si vedono proprio».

La richiesta è corale e nessuno finora si è tirato indietro al punto che in due giorni scarsi le firme sono circa duecento: “Chiediamo che viale Trento sia più sicura”, dice il barista Massimiliano Abozzi, del Caffè Ariston. «Il nostro desiderio è di lavorare sereni e garantire sicurezza ai nostri clienti», gli fa eco Gianuario Serra dalla pescheria “Mare sardo”.

Quale sia il sistema migliore per fronteggiare l’emergenza dovrà studiarlo Palazzo Ducale tenendo conto del fatto che viale Trento è frequentata e importante e collega i quartieri di Cappuccini e Luna e Sole con il centro della città. Un’arteria pulsante su cui viene convogliato ogni giorno un flusso impressionante di macchine. Ma è anche una via centrale sulla quale si affacciano diversi negozi, uffici, oltre che abitazioni e studi professionali. Che siano le bande sonore, le strisce pedonali in rilievo, i segnali luminosi o i temuti autovelox urbani, un sistema dovrà essere adottato per evitare che viale Trento diventi un autodromo con conseguenze facili da immaginare. A giorni la raccolta di firme sarà terminata, a quel punto i promotori dell’iniziativa depositeranno il plico all’ufficio protocollo di piazza Santa Caterina e la parola passerà alla giunta comunale.

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