La Nuova Sardegna

Sassari

Amianto a scuola: multa di 1300 euro al sindaco di Sennori

di Salvatore Santoni
Amianto a scuola: multa di 1300 euro al sindaco di Sennori

Lo Spresal rilevò irregolarità nel plesso di via Mazzini Sassu: «Situazione assurda, primi cittadini abbandonati»

01 marzo 2018
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SENNORI. Il caso amianto nell’ex scuola media di Sennori si chiude con una multa al primo cittadino. Lo Spresal ha notificato a Nicola Sassu un verbale di circa 1.300 euro per la serie di irregolarità accertate lo scorso anno all’interno del plesso scolastico. L’amministrazione comunale aveva chiuso la scuola e ottemperato a tutte le prescrizioni ma il sindaco dovrà pagare ugualmente per evitare risvolti di tipo penale.

La bufera. Il caso della scuola di via Mazzini scoppiò nell’aprile del 2017, quando l’istituto comprensivo incaricò una ditta per installare alcune lavagne multimediali. Un intervento di trapanatura che, fatto sulle pareti imbottite di amianto, scatenò i timori delle famiglie. A quel punto qualcuno avvisò il servizio Prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro e a Sennori arrivarono i tecnici dell’Assl di Sassari che, dopo una serie di sopralluoghi effettuati insieme ai carabinieri di Sennori, rilevarono una serie di criticità.

Un colabrodo. Ne venne fuori la fotografia di un edificio scolastico colabrodo. Sono infatti numerose le irregolarità riscontrate sia all’esterno sia all’interno dell’istituto. A cominciare dal cortile, con un pannello di cemento-amianto lesionato e vari pannelli forati e scrostati in superficie, e continuando con la vernice scrostata nelle pareti dei bagni e le lesioni nei pannelli in cemento-amianto in una serie di stanze e locali all’interno della scuola.

Inoltre lo Spresal ravvisò che non erano presenti barriere protettive «atte a evitare lo sfregamento degli arredi contro le pareti in materiale contenente amianto».

Il trasloco. L’amministrazione comunale monitorava la situazione dell’amianto già prima che scoppiasse il caso. Nel 2014 era infatti stato elaborato un piano amianto che nel mese di ottobre del 2016, prima ancora che il caso scoppiasse, era stato oggetto di un aspro scontro tra maggioranza e opposizione (M5s) in consiglio comunale.

«Abbiamo disposto i controlli per accertarci che non ci fossero fibre di amianto nell’aria – spiega il sindaco, Nicola Sassu – e abbiamo rifatto la pannellatura nella palestra. Tutto nell’ottica di cominciare a intervenire in un istituto nel quale nessuno fino ad allora aveva tentato di risolvere il problema».

La vicenda si era chiusa con la decisione dell’amministrazione di abbandonare il caseggiato di via Mazzini e traslocare i corsi delle scuole medie in altri istituti del paese.

Le sanzioni. Nei mesi scorsi lo Spresal ha sanzionato la dirigente dell’istituto comprensivo di Sennori, Ivana Camboni, con una multa di circa 1.300 euro. E nei giorni scorsi la stessa multa è arrivata anche al sindaco.

«È una situazione assurda – riprende Nicola Sassu – ormai i sindaci sono abbandonati al loro destino. L’istituto comprensivo ha fatto i lavori di perforazione senza avvisarci, ne è nato un polverone che ha fatto arrivare i controlli dello Spresal e ora mi ritrovo con questa sanzione, che si riferisce soprattutto a violazioni fatte negli ultimi decenni e per le quali i tecnici del Comune non sono al corrente di quando o di come l’edificio sia stato ridotto come una gruviera. Ma purtroppo sono situazioni da mettere in conto se decidi di fare il sindaco in Italia».

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