La Nuova Sardegna

Sassari

«Cari ragazzi, imparate tutte le mosse salvavita»

di Vincenzo Garofalo
«Cari ragazzi, imparate tutte le mosse salvavita»

La sperimentazione del percorso formativo partirà a settembre in quattro istituti Ufficio scolastico, Regione, Areus e Ats hanno presentato le linee guida dei corsi  

10 marzo 2018
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SASSARI. Storia, geografia, matematica, filosofia, ma non solo. Dal prossimo anno scolastico, nelle scuole di Sassari i bambini, dall’asilo alle superiori, impareranno anche come si salva una vita. La provincia sassarese, insieme ad altre dodici in tutta Italia, è stata scelta dal ministero dell’Istruzione per avviare la sperimentazione del progetto “Primo Soccorso a scuola”: un percorso formativo previsto dalla legge “La buona scuola” del 2015 che inserisce l’insegnamento obbligatorio delle manovre basilari salvavita da usare in caso di arresto cardiaco, soffocamento, ferite.

Quattro scuole. Nella prima fase sperimentale del progetto saranno coinvolte quattro scuole e quattordici classi, per un totale di circa duecento studenti. Le scuole cittadine dove sarà avviato il progetto sono: l’Istituto comprensivo Latte Dolce-agro, l’Istituto comprensivo “Farina”, il liceo classico-coreutico Azuni e l’istituto di istruzione superiore “Pellegrini”.

Linee guida. Le linee guida per dare avvio alla fase sperimentale del progetto sono state illustrate ieri, nella sede dell’Ufficio scolastico regionale, dalla dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale, Anna Maria Massenti; dalla referente provinciale per l’educazione e la salute, Susanna Sanna; dal direttore sanitario Areus, Piero Delogu; dalla dirigente della Centrale operativa 118 di Sassari, Daniela Mura alla presenza del direttore generale Areus, Giorgio Lenzotti, del responsabile Educazione sanitaria e promozione della salute Ats, Antonio Genovesi.

Personale specializzato. A insegnare a bambini e ragazzi come salvare una vita sarà personale specializzato del 118, di associazioni di volontariato e di associazioni scientifiche, insieme con docenti di educazione fisica e docenti di sostegno opportunamente formati. «Oggi è una giornata storica per l’Italia, ci sono voluti anni e anni di confronto per arrivare a questo risultato che pone il nostro Paese all'avanguardia in Europa, dove solo in Finlandia, Estonia, Norvegia e Francia si insegna il primo soccorso nelle scuole», ha commentato il direttore sanitario dell’Areus, Piero Delogu.

Le manovre. Agli studenti saranno insegnate le quattro principali manovre di primo soccorso, in grado di salvare delle vite: massaggio cardiaco, defibrillazione precoce, disostruzione delle vie aeree e il tamponamento delle ferite. «L’obiettivo di questo percorso formativo è quello di limitare la strage delle morti evitabili – ha spiegato Daniela Mura –. Ogni anno in Italia si registrano 60mila morti per arresti cardiaci improvvisi, 3.500 per incidenti stradali, 7mila per infortuni domestici, mille per infortuni sul lavoro e 75 per ostruzioni delle vie aeree, causa quest’ultima all'origine del 27 per cento della mortalità infantile».

Tutta la provincia. Dopo la fase sperimentale, il progetto e gli insegnamenti saranno estesi a tutte le scuole della provincia, fino a coinvolgere 1063 classi della scuola primaria, 656 della secondaria e 1.100 della secondaria di secondo grado.

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