La Nuova Sardegna

Sassari

«Commissioni, il regolamento contrasta con la Costituzione»

di Gavino Masia
«Commissioni, il regolamento contrasta con la Costituzione»

Nuova protesta da parte dei consiglieri di opposizione che minacciano di riconfermare le dimissioni Chiesto un intervento urgente del prefetto di Sassari e dell’assessorato regionale agli Enti locali

14 marzo 2018
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PORTO TORRES. Otto consiglieri comunali della minoranza ritengono che la nuova proposta di regolamento delle commissioni consiliari presentata dalla presidente del consiglio Loredana De Marco vada a contrastare l’articolo 67 della Costituzione perché impedisce la libera espressione e il mandato amministrativo degli stessi consiglieri. E per questo motivo si rivolgono al Prefetto di Sassari e all’assessore regionale agli Enti locali (e alla struttura), chiedendo loro «un intervento urgente affinché nel Comune di Porto Torres rimangano immutate le garanzie costituzionali per tutti i consiglieri comunali eletti, senza distinzione di partito e di lista». La bozza di regolamento è approdata per la prima volta lunedì mattina nella commissione Statuto e Regolamento: dopo l’esposizione della presidente De Marco, infatti, sono stati i commissari della minoranza a esprimere a turno la loro contrarietà soprattutto riguardo la composizione dei comma 4 e 5 dell’articolo 9. «Nella sostanza la nuova proposta prevede l’abolizione del gruppo misto di maggioranza – dicono Claudio Piras, Massimiliano Ledda, Massimo Cossu, Costantino Ligas, Davide Tellini, Alessandro Carta e Franco Pistidda – e la possibilità da parte di quei consiglieri che nel corso del mandato intendano staccarsi dal gruppo nel quale sono stati eletti, di approdare nel gruppo misto di minoranza che deve essere però formato da almeno tre consiglieri». Questo significa che i consiglieri comunali che vorranno fare gruppo politico da soli verranno confinati in una sorta di limbo. «Non potranno partecipare sia alle commissioni con possibilità di votazione e sia alle riunioni dei capigruppo, non saranno informati come capigruppo dei lavori della giunta comunale e in sede di dibattimento in consiglio comunale non potranno intervenire al secondo giro di interventi per la discussione di un punto all'ordine del giorno, ne esprimere la dichiarazione di voto finale». Sono 8 mesi che le commissioni consiliari non si riuniscono al completo - per le dimissioni mai rientrate dei consiglieri di opposizione - e in queste settimane ci sono argomenti di notevole importanza da trattare collegialmente prima di arrivare alla votazione del consiglio. Il bilancio di previsione 2018, di cui i commissari non hanno ancora ricevuto la documentazione contabile, il Piano urbanistico comunale, la manutenzione degli edifici pubblici e delle strade cittadine, lo sviluppo dei progetti e i contributi previsti nel Piano socio-assistenziale. Ora la minoranza chiede agli organi preposti di impedire la modifica del regolamento del funzionamento del consiglio comunale con questa nuova proposta: «Si andrebbe alla deriva antidemocratica e anticostituzionale – concludono –, visto che in diverse realtà locali sono previsti i gruppi misti di maggioranza e di minoranza, e così facendo noi stiamo valutando di rimanere ancora fuori dalle commissioni consiliari».

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