La Nuova Sardegna

Sassari

Ersu, manca ancora il presidente: bloccata la programmazione

di Pinuccio Saba
Ersu, manca ancora il presidente: bloccata la programmazione

Con un Cda incompleto non si possono utilizzare le risorse messe a disposizione dall’università  La designazione spetta di diritto al governatore Pigliaru in accordo con il rettore Carpinelli

18 marzo 2018
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SASSARI. Da otto mesi il timone dell’Ersu di Sassari è in mano al direttore generale Antonello Arghittu. Non perché siano cambiate le regole, ma più semplicemente perché la “politica” non riesce a nominare il presidente del consiglio di amministrazione, la vera e istituzionale guida dell’Ersu. Tutti gli altri componenti del Cda sono stati eletti o incaricati: Mariangela Pinna dagli studenti, Ciriaco Carru da docenti e ricercatori; Giovanni Antonio Ruzzittu e Giovanni Maria Cubeddu, dal consiglio regionale. Il presidente dovrebbe essere nominato dal presidente della giunta regionale Francesco Pigliaru di concerto con il rettore dell’ateneo sassarese. In questi mesi si è creato un vuoto di potere, solo in parte colmato dal direttore generale che infatti può operare solo per l’ordinaria amministrazione. Una situazione che rischia di tarpare il futuro dell’università di Sassari. E che secondo il consigliere regionale di Forza Italia Marco Tedde è da attribuirsi «ai consiglieri regionali di centrosinistra espressi dalla provincia di Sassari» che «serbano un religioso silenzio su questo fragoroso schiaffo al glorioso ateneo turritano. Pigliaru capisca una volta per tutte che l’ateneo e gli studenti hanno necessità che dopo otto mesi di stasi venga consentito all’Ersu di funzionare con la nomina del presidente del cda».

Considerazioni parzialmente condivise dalla componente eletta del Cda: la reppresentante degli studenti Mariangela Pinna attende da luglio di poter operare all’interno del cda mentre il professor Ciriaco Carru, qualche settimana fa, non nascondeva i timori di un futuro incerto per l’ateneo visto che senza un organismo completo «non si può stilare il bilancio di previsione, non si possono pubblicare i bandi per le case, per la casa dello studente, per le borse di studio» ma anche per impegni di spesa minori che però necessitano di un mandato ufficiale da parte del cda. Per non parlare poi del progetto per il nuovo campus universitario «per il quale c’è già stato un dannoso definanziamento di 20 milioni di euro» denuncia Marco Tedde.

Uno degli aspetti difficili da comprendere, poi, è il differente trattamento riservato all’Ersu di Cagliari e a quello di Sassari. A Cagliari, infatti, il cda è stato integrato con la nomina del presidente fin dallo scorso mese di settembre. Certo, c’era in progetto di unificare l’Ersu di Sassari con quello di Cagliari, ma la proposta di legge è stata ritirata proprio alla fine dell’estate. Dall’università sassarese arriva quindi una richiesta precisa: fare in fretta per non pregiudicare il futuro dell’ateneo.

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