La Nuova Sardegna

Sassari

ARRESTATI DALLA POLIZIA 

Pestaggio e rapina al trans i due 20enni tornano in cella

SASSARI. Tornano in carcere i due giovani sassaresi accusati di avere pestato a sangue e rapinato un trans colombiano di 25 anni. Gli agenti della squadra mobile della questura hanno arrestato...

20 marzo 2018
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SASSARI. Tornano in carcere i due giovani sassaresi accusati di avere pestato a sangue e rapinato un trans colombiano di 25 anni. Gli agenti della squadra mobile della questura hanno arrestato Gabriele Serra e Piero Piana, sassaresi, poco più che ventenni, perché hanno trasgredito la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di Sassari con obbligo di permanenza in casa nelle ore notturne, oltre al divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa.

La misura cautelare è stata adottata a seguito di un controllo di polizia eseguito il 4 marzo: durante la notte i due giovani sono stati intercettati e identificati nelle vie del centro storico, durante una operazione per rintracciare gli autori di un furto commesso su un’auto in sosta. Dopo la relazione della polizia, la sezione penale del Tribunale di Sassari ha quindi disposto la sostituzione della misura cautelare alla quale è seguito il decreto di esecuzione del ripristino della misura cautelare in carcere su disposizione del pm Mario Leo.

I due giovani sono stati trasferiti nel carcere di Bancali.

L’episodio dell’aggressione e della rapina al trans nel centro storico di Sassari risale al 21 ottobre dello scorso anno, alle 5 del mattino. La squadra mobile aveva subito stretto il cerchio attorno a due dei quattro componenti della banda di giovanissimi. E in carcere erano finiti appunto Gabriele Serra e Piero Piana, entrambi appena ventenni e con piccoli precedenti di polizia: accusati di rapina aggravata in concorso e lesioni personali. Nel corso delle perquisizioni era stata recuperata anche una chiave inglese ancora sporca di sangue utilizzata per colpire alla testa la vittima. Era stato Piero Piana - dopo avere fornito la propria versione dei fatti - a condurre gli investigatori nel punto del centro storico dove l’arnese era stato abbandonato (lanciato sul tetto di una casa durante la fuga). La polizia aveva sequestrato anche gli indumenti che i due 20enni indossavano al momento in cui sono stati raggiunti dagli investigatori e accompagnati negli uffici della questura. I due avevano anche segni evidenti (uno anche dei graffi).

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