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Un viaggio con i sapori della tradizione

Un viaggio con i sapori della tradizione

ESPORLATU. È stato lungo molto più di un centinaio di chilometri, la distanza tra i due punti, il viaggio dello chef di Esporlatu Giacomo Nieddu sino a Puntaldia, dove da tre anni è a capo della...

27 marzo 2018
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ESPORLATU. È stato lungo molto più di un centinaio di chilometri, la distanza tra i due punti, il viaggio dello chef di Esporlatu Giacomo Nieddu sino a Puntaldia, dove da tre anni è a capo della cucina del Gran Cafè di Ivano Fodde. Un viaggio passato attraverso tante esperienze di formazione e lavoro: dalle scuole a Esporlatu e a Ozieri all’alberghiero di Sassari, dai migliori alberghi smeraldini ai grandi hotel in Italia e in Europa. Un percorso fatto di soddisfazioni e scoperte, lavoro e studio - anche con corsi e stage, come nel prestigioso istituto superiore Étoile di Venezia - per tornare in Sardegna, a San Teodoro, paese dove è nata e lavora la sua compagna Azzurra Pasella. Un patrimonio che ad aprile sarà protagonista della rassegna La Sardegna a Tavola, da lui ideata e curata, in programma proprio nel Gran Cafè. Quarantatre anni a giugno, Giacomo si ispira alle materie prime della sua terra: il mare, grazie alla fortuna di avere a disposizione pescati freschissimi e di alta qualità, ma anche la terra, i sapori del Goceano e di tutto l’entroterra che lo chef riesce a fondere alla perfezione creando piatti innovativi pur se ispirati alla tradizione. Il pane, i salumi, i formaggi e il vino si fondono nella cucina dello chef Nieddu in un mix gustoso e ricco di profumi che evocano sapori e saperi antichi. Saperi su cui Giacomo lavora sodo, con lo studio e l’utilizzo delle erbe spontanee e dei loro oli, che lo chef usa nella sua cucina e il cui uso insegna grazie a una collaborazione con l’istituto Ipia di Olbia, in stage con gli studenti sulle erbe medicinali e officinali, e alla cucina tradizionale sarda. Un viaggio che non è terminato, perché, come racconta lo chef, «sono nato con la passione per la cucina, ereditata da mia madre, e per la campagna, trasmessami da mio padre, ma i miei studi continuano ogni giorno, con la scoperta dei prodotti freschi che ho a disposizione. Il tutto con l’unico obiettivo di far felice il cliente: è questa la vera soddisfazione di uno chef, lavoro che si può fare solo se si è spinti da una passione che viene da lontano e che fa dimenticare errori e fallimenti, le feste passate al lavoro, la lontananza dagli affetti». (b.m.)

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