La Nuova Sardegna

Sassari

Direttori dipartimenti: nomine da rifare?

di Luigi Soriga
Direttori dipartimenti: nomine da rifare?

Aou, uno dei nuovi capi non avrebbe i requisiti in quanto non titolare (ma sostituto) nella struttura

28 marzo 2018
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SASSARI. In qualunque azienda la distribuzione dei ruoli di comando non è mai una operazione indolore. Si entra a gamba tesa sulle ambizioni e sulle aspettative professionali, aprendo uno spartiacque tra appagati e scontenti. Per questo, le promozioni, andrebbero fatte con precisione chirurgica.

L’Aou e l’Università nei giorni scorsi hanno nominato i direttori di undici dipartimenti: un passaggio epocale nella riorganizzazione sanitaria che sta sollevando un enorme polverone. E c’è già il dito puntato su una presunta illegittimità nella scelta di uno dei direttori. Si tratta del dottor Stefano Sotgiu, per il dipartimento Tutela delle fragilità.

E in effetti, a controllare le delibere pubblicate dall’Aou qualcosa non torna. Nella delibera 181 del 2 marzo, poi ribadita da quella successiva numero 194, vengono inquadrati uno per uno i dipartimenti e anche i conditati a ricoprire il ruolo di direttore. Accanto al nome di Stefano Sotgiu, nell’ambito della struttura complessa, compare la dicitura sostituto titolare di Nurospichiatria Infantile. Ma la delibera 195 del 12 marzo, che adotta il regolamento e specifica il funzionamento e le modalità nell’assegnazione degli incarichi all’interno dei dipartimenti, all’articolo 8 recita: i capi dipartimento vengono nominati dal direttore generale dell’Aou su indicazione del Rettore, e scelti tra i titolari di struttura complessa. E il punto è proprio questo: mentre tutti gli altri nomi indicati dall’Università hanno i requisiti (Emergenza Urgenza Pierpaolo Terragni, Chirurgico Alberto Porcu, Oncoematologico Gian Vittorio Campus, Tutela della Salute donna e bambino Salvatore Dessole) invece Stefano Sotgiu risulterebbe ineleggibile in quanto sostituto titolare e non titolare.

L’Università parla di mero errore all’interno della delibera: «Il Dipartimento Tutela fragilità è a direzione universitaria e, stante l'urgenza di avviare l'organizzazione dipartimentale della Aou, il Rettore Massimo Carpinelli ha indicato il nominativo del professor Stefano Sotgiu come incaricato temporaneo in attesa dell'espletamento della selezione e quindi della successiva individuazione del titolare come previsto dagli atti aziendali. Purtroppo il professor Sotgiu, per mero errore, è stato indicato come titolare». Quindi Sotgiu avrebbe un incarico pro tempore e non godrebbe dell’indennità economica per questo nuovo ruolo.

Il problema, in verità nasce anche a monte. Si è scelto di attribuire a un medico dell’Università la guida del dipartimento Tutela della Fragilità. Ma già in partenza era palese l’incompatibilità nei requisiti. Infatti entrambi i professionisti che il Rettore avrebbe potuto indicare, e cioè i professori Sotgiu e Lorettu (Psichiatria), sono inquadrati come sostituti titolari. Al contrario dei colleghi ospedalieri che fanno parte sempre della stessa struttura complessa, ovvero Demaria e Posadinu, che invece avevano i gradi per poter ricoprire il ruolo.

Ora bisognerà attendere gli sviluppi di questo polverone interno alla sanità. Due i possibili scenari: nel primo la pezza posta da Università e Aou con l’incarico affidato in maniera provvisoria, servirà a smussare malumori e polemiche; nel secondo la vicenda avrà strascichi differenti, come nella peggiore delle ipotesi l’annullamento delle delibere dell’Aou.

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