La Nuova Sardegna

Sassari

A Castelsardo Via Crucis al suono della “matracca”

di Donatella Sini
A Castelsardo Via Crucis al suono della “matracca”

Dopo le partecipate celebrazioni dell’antico Lunissanti Domani il “funerale” di Cristo nelle vie del borgo medievale

29 marzo 2018
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CASTELSARDO. Dopo un’eccezionale edizione del Lunissanti, i riti della Settimana Santa castellanese proseguiranno, come detta la tradizione, nella giornata di oggi, Giovedì Santo. Il programma prevede, alle 18, la celebrazione dell’eucarestia, nella Cattedrale di Sant’Antonio Abate con la messa in coena domini, la lavanda dei piedi e la Riposizione del Santissimo Sacramento. Al termine della celebrazione eucaristica, alle 20, la Confraternita dell’oratorio di Santa Croce si recherà nella chiesa di Santa Maria per prendere il simulacro del Cristo Crocifisso e partire, per le vie del centro storico, al canto del Miserere e al suono secco della “matracca”.

Un altro gruppo di confratelli preleverà la Madonna addolorata, per portarla, nelle stesse vie, alla ricerca del figlio crocefisso. Il cammino sarà sempre segnato dal suono della matracca e, stavolta, dal canto dello Stabat Mater. Il chiasso prodotto dalla matracca è una chiara rievocazione del tumulto venutosi a creare quando i soldati romani, con Giuda traditore, andarono nell’Orto degli Ulivi per arrestare Gesù e riportano alla mente la tristezza del funesto momento. Dopo aver percorso le antiche vie, sino a tarda notte, i due simulacri si incontreranno, a tarda sera nella chiesetta di Santa Maria. Alle 23, inizierà l’ora santa. Domani, venerdì, dopo aver compiuto, privatamente, il triste rito de l’incravamentu, alle 15,30 inizierà la celebrazione religiosa che culminerà con “Lu lcravamentu”. Due confratelli, scelti dal priore, impersoneranno Giuseppe d’Arimatea e Nicodemo per compiere, sotto l’attenta regia del predicatore, la deposizione del Cristo dalla croce. Una volta deposto, il simulacro verrà delicatamente adagiato in una cassa scoperta, piena dei fiori di campo. Il “funerale” si svolgerà nelle vie dell’antico borgo mentre i confratelli, in coro, intoneranno il Miserere Fugghi Fugghendi.

La domenica di Resurrezione, alle 11, sul sagrato della cattedrale, si terrà il rito dell’Incontru. Sotto il suono gioioso delle campane a festa, avverrà il saluto del simulacro della Vergine al figlio Risorto. Poi sarà il momento dei riti familiari con il pranzo di Pasqua.

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