La Nuova Sardegna

Sassari

Via Crucis, in basilica le opere di Dettori

Dislocate lungo le navatelle della chiesa le tavole dell’artista turritano dedicate alla Passione di Cristo

29 marzo 2018
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PORTO TORRES. Ha scelto il suggestivo contesto della basilica di San Gavino martedì sera l’artista turritano Giovanni Dettori per presentare la mostra sulla Via Crucis creata nel solco della tradizione xilografica sarda e dei grandi maestri del Cinquecento. L’opera è stata esposta per la prima volta nella sua città, durante i riti della Settimana Santa, e le xilografie sono dedicate alla Passione di Cristo: tre tavole che raffigurano “L’ultima cena” sono state posizionate sul presbitero e le altre quattordici che compongono la Via Crucis sono dislocate lungo le navatelle della chiesa romanica. Si tratta di stampe ottenute partendo dall’incisione di tavole di legno che poi vengono inchiostrate e che, dopo il passaggio al torchio manuale, vengono stampate su una carta particolare. L’evento, aperto dal parroco don Mario Tanca, è proseguito con la presentazione artistica della professoressa Iana Pola che ha fatto emergere la spettacolarità delle xilografie ottenute usando solo il bianco ed il nero ma capaci di trasmettere emozioni intense. Sono stati necessari 4 anni di studio e lavoro all’incisore e disegnatore portotorrese per terminare le quattordici xilografie, dove ha conciliato le influenze della tradizione isolana, nell’accentuata caratterizzazione del personaggio, a quelle internazionali “globalizzanti” frutto di una lunga e proficua esperienza artistica a Torino. La xilografia è un’arte millenaria che in Europa si diffonde a partire dal secolo XIV e in Sardegna ha avuto nel corso del 900 esponenti illustri come Giuseppe Biasi, Stanis Dessy e Mario Delitala. Giovanni Dettori, visibilmente emozionato, ha voluto omaggiare Porto Torres di questa esposizione che poi proseguirà il suo percorso a Firenze nel Centro internazionale dell'Arte Grafica e successivamente nel Museo Diocesano di Asti. (g.m.)

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