Una serata pasquale a Casa Serena
SASSARI. Una Pasqua sassarese in grande stile a Casa Serena, l’istituto per anziani di via Pasubio. Questo pomeriggio dalle 16 la struttura comunale gestita dalla Coopas si apre a tutta la città per...
31 marzo 2018
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SASSARI. Una Pasqua sassarese in grande stile a Casa Serena, l’istituto per anziani di via Pasubio. Questo pomeriggio dalle 16 la struttura comunale gestita dalla Coopas si apre a tutta la città per festeggiare con gli ospiti uno degli appuntamenti religiosi più sentiti.
Nel calendario degli eventi che non mancano mai di essere organizzati in occasione delle festività, dal Natale al Carnevale, fino alla recuperata festa dell’Uva, la Pasqua sassarese rappresenta una particolare importanza. L’iniziativa promossa sarà ancora unan volta all’insegna del recupero di tradizione che proprio la popolazione più anziana conserva nella memoria e che rappresentano un patrimonio che anche le giovani generazioni devono cononoscere. Questa grazie al Gruppo Thathari che oltre a proporre musica popolare vedrà la presidente Maddalena Capitta raccontare come veniva confezionato l’uovo pasquale dei nostri nonni.
Quando quello di cioccolato ancora non esisteva, c’era un dolce tradizionale che non mancava mai nelle case, e dal sapore unico, cioè lu cozzulu di l’obu. Così viene chiamata nel Sassarese una focaccia decorata che conteneva un uovo sodo e che veniva offerta ai bambini la mattina di Pasqua e veniva mangiata a colazione.
Una ricetta che viene utilizzat in tanti paesi sardi ma che in città è stata soppiantata dai tanti prodotti industriali presenti sul mercato. A Casa Serena si potrà gustare questa specialità.
Nel calendario degli eventi che non mancano mai di essere organizzati in occasione delle festività, dal Natale al Carnevale, fino alla recuperata festa dell’Uva, la Pasqua sassarese rappresenta una particolare importanza. L’iniziativa promossa sarà ancora unan volta all’insegna del recupero di tradizione che proprio la popolazione più anziana conserva nella memoria e che rappresentano un patrimonio che anche le giovani generazioni devono cononoscere. Questa grazie al Gruppo Thathari che oltre a proporre musica popolare vedrà la presidente Maddalena Capitta raccontare come veniva confezionato l’uovo pasquale dei nostri nonni.
Quando quello di cioccolato ancora non esisteva, c’era un dolce tradizionale che non mancava mai nelle case, e dal sapore unico, cioè lu cozzulu di l’obu. Così viene chiamata nel Sassarese una focaccia decorata che conteneva un uovo sodo e che veniva offerta ai bambini la mattina di Pasqua e veniva mangiata a colazione.
Una ricetta che viene utilizzat in tanti paesi sardi ma che in città è stata soppiantata dai tanti prodotti industriali presenti sul mercato. A Casa Serena si potrà gustare questa specialità.