La Nuova Sardegna

Sassari

Luca Dotto in vasca con il bagnino

Luca Dotto in vasca con il bagnino

Il campione testimonial del progetto di AlbatroSS per la sicurezza in mare

24 aprile 2018
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SASSARI. In Europa l’annegamento è la prima causa di morte nelle fasce d’età tra 0 e 4 anni e tra 5 e 17 anni. Il presidente dell’associazione AlbatroSS, Manolo Cattari, lo spiega alla folta platea, riunita nella sala convegni della Nuova Sardegna, mentre sullo schermo gigante scorrono le immagini di un video americano che mostra l’addestramento in piscina di un bimbo di pochi mesi. Esperienze traumatiche da cui si può uscire indenni con poche manovre semplici provate e riprovate in piscina. Il tema è la sicurezza in acqua che può essere garantita con percorsi come quello denominato “Gavino il bagnino”, ideato dagli specialisti di AlbatroSS (fondato da Cattari e da Danilo Russu) e attivato negli impianti comunali di Porto Torres e Ploaghe.

«Si tratta – spiega Cattari, psicologo e psicoterapeuta dello sport – di un intervento di promozione della sicurezza in acqua e di educazione ambientale attraverso la pratica del nuoto nelle scuole». Temi che in Sardegna, realtà che con il mare, per ovvie ragioni, ha un rapporto molto stretto, sono di grande interesse e che dovrebbero far parte del bagaglio culturale di ogni studente. Proprio per questo, nei comuni di Porto Torres e Ploaghe, AlbatroSS, in collaborazione con le scuole, ha attivato con successo un programma che si spera possa essere replicato anche in altri centri. Quanto sia importante la sicurezza in acqua lo ha rimarcato l’ospite più popolare della mattinata, il campione europeo di nuoto Luca Dotto, che ha dialogato con i ragazzi delle scuole superiori raccontando diversi episodi della sua prolifica carriera di nuotatore. Grande emozione in sala quando è stato proiettato il video che riporta la sequenza degli ultimi minuti di gara che ha visto il trionfo del nuotatore durante l’ultima competizione internazionale. A chi gli chiede cosa provi un campione in quei momenti, risponde che «Non è facile descrivere a parole uno stato d’animo così intenso, le emozioni sono tante e tutte molto forti, di certo c’è il fatto che i mille sacrifici, le rinunce e la sofferenza sono ampiamente ripagati da quel momento in cui finalmente hai la consapevolezza di avere vinto un titolo importante, ma ciò che più conta – conclude il nuotatore – è non mollare mai perché gettare la spugna non vale la pena». I testimonial più schietti di questo motto sono proprio i nuotatori AlbatroSS, guidati dal coach Edoardo Canu, reduci da una serie di successi ottenuti in ambito nazionale. Tra il pubblico, anche i rappresentanti dei comuni in cui è stato attivato il programma “Gavino il bagnino”: Alessandra Vetrano, assessora allo Sport di Porto Torres, Carlo Soggiu, sindaco di Ploaghe affiancato dall’assessore allo Sport Gerolamo Masala.(a.me.)

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