La Nuova Sardegna

Sassari

Il Comune recupera tre beni identitari

Il Comune recupera tre beni identitari

Ploaghe. La valorizzazione degli attrattori culturali rappresenta, per Ploaghe e per la maggior parte dei comuni sardi, un importante volano di sviluppo. Per questo il Programma di Sviluppo...

30 aprile 2018
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Ploaghe. La valorizzazione degli attrattori culturali rappresenta, per Ploaghe e per la maggior parte dei comuni sardi, un importante volano di sviluppo. Per questo il Programma di Sviluppo Territoriale “Anglona-Coros, Terre di tradizioni”, finanziato dalla Regione Sardegna, ha visto nel miglioramento della fruizione del patrimonio storico-culturale una delle strategie prevalenti su cui basare l’azione di investimento. Una quota importante delle risorse disponibili nel programma ricadrà sul Comune di Ploaghe per finanziare tre importanti interventi. Il primo e più suggestivo (120 mila euro) riguarda il recupero della casa natia del celebre canonico Giovanni Spano (nella foto), attualmente in fase di acquisizione da parte del Comune, con l'ipotesi di creare al suo interno una mostra permanente, un luogo dove gli arredi, i cimeli e gli oggetti di uso personale e quotidiano facciano parte del percorso espositivo e in cui poter “respirare” la vita vissuta dal celebre archeologo e linguista dell’800. Un momento molto atteso dai ploaghesi che da sempre hanno manifestato la volontà di acquisire al patrimonio comunale e riqualificare la casa del loro insigne canonico. Altri 225 mila euro sono destinati al restauro della chiesa di San Michele di Salvennor, edificata nell’11° secolo, il cui finanziamento sarà per metà coperto dalla Conferenza Episcopale Sarda grazie al programma “100 Chiese”, in accordo con Regione e Comune. Il terzo intervento riguarda il restauro del cimitero monumentale situato in piazza San Pietro la cui grande rilevanza deriva dal fatto che venne benedetto nel 1797 e fu il primo in Sardegna ad essere costruito separato dal corpo della chiesa, oltre ad avere diverse lapidi scritte in lingua sarda logudorese. (m.t.)



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