La Nuova Sardegna

Sassari

Folla sotto la pioggia per i Martiri

di Gavino Masia
Folla sotto la pioggia per i Martiri

Processione da San Gavino a Balai per accompagnare i simulacri. Oggi comincia il pellegrinaggio

04 maggio 2018
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PORTO TORRES. La pioggia battente non ha fermato ieri sera la grande fede della comunità portotorrese verso i Santi Martiri Turritani Gavino, Proto e Gianuario. Dopo la messa concelebrata da don Mario Tanca e da due sacerdoti polacchi, il lungo corteo di fedeli ha provveduto ad aprire gli ombrelli per seguire la processione con i simulacri dei Protomartiri, restaurati di recente, anche loro coperti da cellophane trasparente - sino alla chiesetta di Balai vicino. La festa più importante per la comunità religiosa e per tutta la diocesi è un appuntamento dove fede e tradizione si fondono in nome di chi ha sacrificato la propria vita. Un alto momento di fede dove anche la città acquista durante la Festha quel senso di comunità, conoscendosi e unendosi in una grande famiglia.

«I Santi Martiri sono un pezzo della storia universale – ha detto durante l’omelia il parroco don Tanca – che per la fede in Dio si sono sacrificati davanti a Barbaro che chiedeva loro di bruciare l’incenso». Un messaggio forte anche per ricordare quanto la comunità abbia bisogno di unirsi pacificamente per affrontare momenti veramente difficili come quelli che sta vivendo. Nel corteo della processione c’erano autorità civili e militari, il vicesindaco Marcello Zirulia, diciassette comitati di bandiera e le associazioni in costume sardo. Tante persone hanno atteso l’arrivo del corteo nella baia di Balai, formando una splendida coreografia, che ha continuato il percorso in direzione dell’ipogeo della chiesetta di San Gavino a Mare dove ci sono tre ambienti ricavati nella roccia utilizzati come sepolcri in epoca romana. I fedeli della comunità parrocchiale, le persone in processione e altri provenienti da centri vicini si sono poi stretti davanti a don Tanca e alle statue lignee dei tre Martiri per la benedizione impartita davanti all’ingresso della chiesetta. In tanti hanno sfidato la pioggia per manifestare la loro devozione verso i Martiri, e da oggi sino alla domenica di Pentecoste potranno recarsi in pellegrinaggio negli ipogei per chiedere un supporto spirituale alla propria esistenza o per sciogliere una promessa fatta in nome dei tre Santi. Il periodo della Festha Manna quest’anno è più corto, quindi i riti e le ricorrenze si susseguiranno nell’arco di due settimane. Le messe all’interno della chiesa a picco sul mare cominceranno domani, alle 7 e alle 17.30, e ogni giorno successivo sono previste due funzioni religiose. Oggi alle 18 l’appuntamento con la fede continua nella chiesa romanica con la solenne concelebrazione – presente il vescovo di Sassari, monsignor Gian Franco Saba – per l’anniversario della “Dedicazione della Basilica” la cui ricorrenza risale all’anno 1181. Il 19 maggio è previsto il pellegrinaggio notturno guidato dall’arcivescovo, con partenza alle 23 da Sassari dopo la veglia di Pentecoste, che trova traccia in un manoscritto in lingua spagnola del 1620 dove si disciplina il viaggio da Sassari a Porto Torres. Il 20 maggio alle 18 la messa nel parco di Balai e la processione di ritorno dei Martiri fino alla Basilica. Il giorno dopo la benedizione a mare.

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