La Nuova Sardegna

Sassari

Osilo, fondi per la strada franata

di Mario Bonu

Collegamento a Sant’Antonio: il cedimento causato dal trasporto di materiale per una centrale eolica

06 maggio 2018
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OSILO. È finalmente in dirittura d’arrivo il progetto per la sistemazione della strada che conduce al colle Sant’Antonio, interessata oramai da diversi da anni da uno smottamento che ne ha ristretto la carreggiata. Nei giorni scorsi, infatti, la giunta comunale di Osilo ha approvato lo studio di fattibilità tecnico-economica dell’intervento, per cui i lavori dovrebbero andare presto in appalto.

Il progetto per risolvere i problemi che hanno determinato uno smottamento della strada è finanziato con un contributo di 150mila euro della Regione, concesso nell’ambito del “Piano regionale delle infrastrutture”.

Il cedimento della strada sarebbe stato causato, secondo quanto si legge nella relazione tecnica, dal transito dei «mezzi pesanti per il trasporto di materiale da destinare alla messa in opera delle pale eoliche nel territorio di Nulvi (verosimilmente Ploaghe). A questo transito – prosegue la relazione - e ai notevoli carichi da esso derivati, nonché al degrado dovuto al passare del tempo, è probabilmente imputabile il cedimento”.

La strada di Sant’Antonio ha una importanza notevole per Osilo, oltre a consentire l’accesso alle aziende e alle residenze della zona, rappresenta un punto panoramico di grande pregio, che consente di spaziare da Osilo al mare di Porto Torres e all’Asinara, ad Alghero. Attraverso di essa si raggiunge anche l’altro straordinario punto panoramico del colle di Bonaria, dove a 750 metri di altezza, la vista spazia a 360 gradi su larga parte della Sardegna.

Un panorama straordinario che grazie alle opere che verranno realizzate potrà essere sfruttato al meglio.

Nel dettaglio i lavori prevedono la rimozione del muro esistente, per una lunghezza di 55 metri e la contestuale eliminazione dello strato di binder e del sottofondo. Viene previsto inoltre, per tutta la lunghezza della parte franata, uno scavo con la realizzazione di tre strati di pietrame per la posa del vespaio e del drenaggio.

L’opera sarà completata da un muro di contenimento in pannelli prefabbricati di cemento armato, la messa in opera di un guard rail in metallo rivestito in legno, la realizzazione del sottofondo stradale e del manto di usura.

Sul muro di contenimento, in particolare, si sofferma la relazione tecnica: “poiché il muro insiste si su un territorio di notevole pregio ma ha un compito prettamente funzionale e di sicurezza – viene precisato - si è optato per la realizzazione di un muro di contenimento in cemnto armato senza rivestimento in pietra. L’opzione proposta si basa sul fatto che il muro stesso è situato in una posizione non visibile né dal centro urbano né dai punti panoramici esistenti, quali Sant’Antonio e il Catello, grazie anche alla vegetazione presente, pertanto non si pregiudica o si altera visivamente il paesaggio circostante».



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