La Nuova Sardegna

Sassari

Telecamere contro la criminalità

di Barbara Mastino

Ozieri. I lavori all’impianto di videosorveglianza procedono però a rilento per colpa della burocrazia

08 maggio 2018
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OZIERI. Alcuni recenti fatti criminosi ed episodi di vandalismo avvenuti a Ozieri hanno ribadito quanto sia necessaria e urgente l’entrata in funzione del nuovo impianto di videosorveglianza per il quale il Comune di Ozieri ha ottenuto un finanziamento regionale di 120 mila euro. L’esplosione di un ordigno a basso potenziale di fronte a un’abitazione in pieno centro avvenuta due settimane fa, unita al furto di un’automobile parcheggiata a poche centinaia di metri dall’ospedale (e ai bivi per Pattada e Nughedu) avvenuto nella stessa notte in cui un negozio di abbigliamento sportivo nella centralissima via Roma è stato svaligiato, hanno gettato una luce inquietante sulla città. «Episodi che ci amareggiano e ci preoccupano – ha detto il sindaco Marco Murgia – soprattutto perché a Ozieri, per fortuna, sono tutt’altro che frequenti».

Le indagini procedono sulla base dei rilievi delle forze dell’ordine ma anche delle testimonianze dei cittadini che risiedono nelle vicinanze di quei luoghi, che stanno dimostrando grande disponibilità con gli investigatori, ma è chiaro che la presenza della videosorveglianza avrebbe da subito fugato ogni dubbio se non addirittura funzionato da deterrente. A che punto sono, quindi, i lavori di installazione degli impianti? si chiedono tanti cittadini. I lavori sono iniziati già da tempo, per la precisione a marzo, e stanno proseguendo. Si tratta della fase preliminare, ovvero quella dei cablaggi, che è già stata effettuata ormai in quasi tutte le zone interessate: una ventina in tutto (ognuna con diverse telecamere) tra punti di accesso e uscita dalla città, piazze e zone vicine a luoghi sensibili come le scuole e parchi, e gli uffici pubblici nonché alcuni punti del quartiere di San Nicola. Il progetto prevede che i lavori vengano conclusi entro cinquanta giorni lavorativi, per cui si può parlare di un certo ritardo nell’esecuzione. Il ritardo però ha una spiegazione, come riferisce il sindaco Marco Murgia: questioni burocratiche per le quali ancora non sono disponibili gli apparecchi per le videoriprese, ovvero le telecamere vere e proprie e i server di controllo, «per cui si stanno continuando a portare avanti i cablaggi – dice il primo cittadino – mentre le telecamere e i server saranno installati alla fine, una volta terminato l’impianto». Un ritardo non imputabile al Comune ma unicamente un problema di forniture a livello centrale, per lavori che in questo momento non vengono eseguiti solo a Ozieri ma anche in altri comuni. L’ipotesi è quella di riuscire a portare a termine entro la fine dell’estate i lavori, che come rivela ancoraMurgia sono solo la prima parte di un progetto più ampio. «Di recente – racconta – abbiamo partecipato a un altro bando, stavolta nazionale, per ottenere ulteriori fondi per installare altre apparecchiature di videosorveglianza. Siamo fiduciosi nella validità del progetto presentato e quindi in un positivo accoglimento della nostra richiesta, che ci consentirà di ampliare l’impianto attualmente in fase di realizzazione».

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