La Nuova Sardegna

Sassari

Una cartoleria si aggiudica il Lido Iride

di Salvatore Santoni
Una cartoleria si aggiudica il Lido Iride

L’attività è della Spf, controllata dall’amministratrice di un’altra azienda che con Cermelli gestisce centri per migranti

09 maggio 2018
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SASSARI. In città c’è una cartoleria molto particolare. La società che la gestisce offre una serie di servizi come fotocopie, internet point e money transfert. Ma molto presto farà un salto di qualità per occuparsi anche di ristrutturazioni edilizie e noleggio di sdraio e ombrelloni: quelli che servono nel lido Iride. Sì, perché nella rocambolesca gara per l’assegnazione del compendio balneare di Platamona le prime due ditte in graduatoria sono state escluse perché sarebbero controllate dalle stesse persone. E a spuntarla è stata la terza, la Spf multiservizi Srls, che da circa un anno gestisce l’Historical point di piazza Mazzotti ed è controllata da un’imprenditrice che si occupa dell’accoglienza dei migranti.

L’affidamento. Tutto è cominciato lo scorso mese di dicembre, quando l’affidamento del rilancio del lido Iride sembrava essere andato liscio. Il servizio Demanio e patrimonio dell’assessorato regionale degli enti locali aveva pubblicato la graduatoria provvisoria consegnando virtualmente le chiavi dell’Iride alla coop Sma, che si occupa manutenzioni, costruzioni e gestisce un ristorante a Stintino e un chiosco a Balai.

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Ditte legate. Nelle settimane a seguire, invece, il lavoro della commissione si è complicato. Infatti durante le verifiche sulle prime due società in graduatoria, la coop Sma e la Balà Srl, è emersa una simbiosi sospetta. Come se i fili dei due soggetti giuridici fossero in mano agli stessi titolari. Da qui la decisione della Regione di escludere entrambe le ditte per «ritenuto collegamento funzionale». Questo perché l’amministratore unico, l’imprenditore di Porto Torres Salvatore Marangoni, che detiene anche l’85 per cento della ditta Balà (la seconda in graduatoria), figura inoltre tra i soci fondatori della coop Sma (la prima).

Sospensive respinte. Nei giorni scorsi la prima sezione del Tar ha respinto le domande cautelari presentate dalle due ditte per impugnare l’esclusione decisa dalla Regione. Il collegio formato dai giudici Caro Lucrezio Monticelli (presidente), Antonio Plaisant (consigliere) e Gianluca Rovelli (consigliere, estensore) ha ritenuto corretto – almeno a un primo esame che sarà approfondito nel merito – l’operato degli uffici regionali, che hanno depennato le due ditte dalla graduatoria provvisoria. «Considerato che l’accertamento della sussistenza di un unico centro decisionale – scrivono i giudici nelle ordinanze numero 117 e 118 del 2018 – costituisce motivo sufficiente a giustificare l’esclusione delle imprese dalla proceduta selettiva, perché di per sé determina la violazione dei principi di segretezza delle offerte e di trasparenza delle pubbliche gare, e quindi anche di parità di trattamento delle imprese concorrenti».

L’Iride alla terza. Scartate le prime due offerte, la Regione ha effettuato lo scorrimento della graduatoria, che ha portato i ruderi dell’ex lido Iride nelle mani della terza classificata. La Spf multiservizi Srls, giovane società che da circa un anno controlla una cartoleria nel centro di Sassari dove sono disponibili una serie di servizi. E a breve l’offerta della ditta si amplierà di molto, col rilancio del compendio balneare di Platamona.

Dietro le quinte. La multiservizi è diretta da un amministratore unico che detiene il 2 per cento delle quote. Il restante 98 per cento, invece, è detenuto dall’imprenditrice sassarese Fabiana Denurra. Che è anche l’amministratore della Sdp servizi società cooperativa sociale Arl, il gigante giuridico che da qualche anno si occupa dell’accoglienza dei migranti macinando, anche grazie al fiuto imprenditoriale del portotorrese Pierpaolo Cermelli che opera nella coop, numeri da capogiro. Infatti, a partire dal 2015, come si legge nella nota integrativa dell’ultimo bilancio societario depositato, la ditta da 185 dipendenti ha progressivamente abbandonato l’attività storica delle pulizie: circa il 90 per cento del fatturato è arrivato dall’accoglienza degli stranieri.
 

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