La Nuova Sardegna

SENNORI. Accesso agli atti dei consiglieri libero ma tracciato. È questa la proposta di tregua che arriva dal Comune di Sennori all’indomani delle forti proteste della minoranza contro il taglio dell’accesso ai sistemi informatici disposto dall’amministrazione comunale. Il motivo? Secondo il sindaco Nicola Sassu «avveniva con una modalità non corretta che occorre adeguare alle disposizioni in materia di privacy». La guerra tra minoranza e maggioranza è scoppiata nelle scorse settimane, e ha raggiunto il culmine quando il consigliere Salvatore Porru si è rivolto ai carabinieri per segnalare la sparizione dal computer in dotazione ai consiglieri dei software di accesso al protocollo informatico e al sistema contabile dell’ente. Una circostanza su cui indagano i militari di Sennori. Oggi il primo cittadino respinge le accuse di scarsa trasparenza dell’amministrazione e spiega che «l’accesso agli atti non è mai stato precluso» e che «gli uffici hanno sempre accolto ed evaso in tempi brevi ogni richiesta della minoranza. Non solo gli uffici offrono la possibilità ai richiedenti di ricevere direttamente a casa, sulla loro posta elettronica la documentazione richiesta». «Dispiace constatare – dice ancora Sassu – che alcuni consiglieri di opposizione si impegnino così tanto a creare polemiche sterili, non avendo argomenti validi per contestare l’operato politico dell’amministrazione». La novità delle ultime ore potrebbe mettere d’accordo i due opposti schieramenti. «La società che ci ha fornito e gestisce i software del sistema informatico dell’amministrazione – riprende il sindaco – sta mettendo a punto una modalità di accesso riservata ai consiglieri comunali, con profili, sistema di tracciamento dei dati consultati e password personalizzate, in modo da impedire intrusioni anonime o di malintenzionati ai dati custoditi nei server del Comune». (s.sant.)