La Nuova Sardegna

Sassari

Migranti, le richieste della Consulta

di Vincenzo Garofalo
Migranti, le richieste della Consulta

Le proposte: prenotazione online allo sportello in Questura e nuovi spazi religiosi

13 maggio 2018
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SASSARI. Arrivano da tutto il mondo, non rinnegano le proprie origini, ma vogliono sentirsi ed essere considerati sassaresi a tutti gli effetti, nei diritti e nei doveri. Sono i quasi 4mila stranieri che vivono in città, rappresentati dai 17 membri dalla Consulta degli immigrati del Comune di Sassari, che ieri a Palazzo Ducale hanno illustrato l’attività svolta nel primo anno e mezzo di vita dell’organismo, caratterizzata da progetti d’informazione, culturali e di integrazione.

Ma la Consulta ha anche rivolto all’amministrazione comunale due richieste per risolvere altrettanti problemi pratici: uno riguarda i rapporti con la Questura, l’altro gli spazi religiosi. Per la Questura, gli stranieri chiedono di poter fissare online gli appuntamenti con lo sportello immigrazione: lo sportello apre due giorni la settimana, e riceve un massimo di 15 utenti. Così, soprattutto coloro che arrivano dalla Gallura, sono costretti a passare la notte davanti alla Questura, in modo da essere sicuri di essere i primi della fila al mattino. Per quanto riguarda invece gli spazi religiosi, la Consulta, a nome dei praticanti islamici, chiede al Comune di trovare un luogo abbastanza grande da consentire a tutti di pregare insieme. Adesso ci sono tre spazi in città: una moschea a Li Punti, una al corso Vittorio Emanuele, e poi al venerdì è disponibile l’ex mercato civico. Li Punti per molti è difficile da raggiungere, hanno spiegato i membri della Consulta. Specialmente molte delle persone arrivate da poco in città e ospitate nei centri di accoglienza, non hanno la possibilità di acquistare il biglietto del bus. La moschea al Corso è frequentata solo dalla comunità senegalese. Quindi gran parte di coloro che vogliono riunirsi in preghiera il venerdì si ammassano al mercato civico, bloccando completamente via Mercato, e spesso dovendo fare anche due turni di preghiera. Sia il sindaco Nicola Sanna, sia le assessore Monica Spanedda e Alba Canu, hanno garantito l’impegno del Comune per risolvere questi due problemi. Per il resto, l’incontro è servito per raccontare il lavoro svolto finora dalla Consulta, e i programmi per il futuro. Tutto spiegato con entusiasmo dal presidente della Consulta, Carlos Cardini. Il primo appuntamento è l’iniziativa “Ti dono il mio sangue”, che si terrà durante la manifestazione “Sassari in fiore”, in collaborazione con l’Avis. E poi sei iniziative pronte a decollare: “Bus sono ok”, in collaborazione con l'Atp, campagna di informazione sull'uso dei mezzi pubblici; “L'altro sapere” per l'allestimento nelle biblioteche cittadine di spazi dedicati a giornali, libri, riviste in lingua straniera; “Mettiamoci in mostra”, allestimenti fotografici sull'arte culinaria in ogni parte del mondo; la rassegna cinematografica “E vissero felici e integrati”, con proiezioni in diversi quartieri della città; il concerto “Mi piace un mondo”, per suggellare la convivenza tra popoli.

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