La Nuova Sardegna

SASSARI. Un cavidotto fantasma mette il freno a mano alle ruspe. Il cantiere per la riqualificazione di Platamona si è arenato sulle linee della fibra ottica dell’Infratel che non erano state censite in fase di progettazione. La fine dei lavori, prevista per la fine del mese di maggio, è stata posticipata al prossimo novembre. Ma il Comune di Sorso assicura che il cantiere andrà avanti senza sosta per tutta l’estate. I primi problemi sono cominciati nel mese di ottobre del 2017 quando gli operai della Spea – la ditta che si è aggiudicata l’appalto integrato finanziato con 9 milioni di euro regionali –hanno visto spuntare dalla banchina della strada litoranea di Platamona un cavidotto della fibra ottica. Un dettaglio che era sfuggito durante la fase di progettazione definitiva delle opere e che quindi ha creato non pochi imprevisti alla ditta. Ma oltre alla fibra fantasma ci si è messo anche il meteo. Infatti la ditta ha lamentato condizioni metereologiche particolarmente sfavorevoli, sia questo sia lo scorso anno. Circostanza che ha richiesto continue sospensioni del cantiere e, in certi casi, anche la necessità di intervenire su lavorazioni già eseguite. Come se non bastasse, durante il cantiere è emerso un altro problema, forse il più critico quando si parla della Platamona post-riqualificazione: il parcheggio selvaggio. Già durante la scorsa stagione estiva, la ditta ha dovuto fare i conti le banchine della litoranea occupate per intere giornate dalle auto dei bagnanti. «Ci sono stati rallentamenti ma i lavori riprenderanno in maniera decisa – assicura l’assessore ai Lavori pubblici, Giuseppe Cattari –. A breve il cantiere arriverà nelle discese a mare 8 e 9. Mentre le altre sono tutte quasi completate». «L’anno scorso la situazione dei parcheggi ha interferito col cantiere – conclude l’assessore – ma quest’anno credo che non ci saranno grossi problemi. Nel caso interverremo in corso d’opera per risolvere eventuali situazioni anomale».

Salvatore Santoni