La Nuova Sardegna

Sassari

Maestro e sacerdote, un museo per don Sanna

Maestro e sacerdote, un museo per don Sanna

La proposta durante le serate di musica a Cristo Risorto promosse dai Cantori della Resurrezione

18 maggio 2018
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PORTO TORRES. Quattro grandi serate con musica di alta qualità e la ciliegina di una proposta che, se venisse accolta come sarebbe doveroso per una comunità cui il celebrato ha donato tantissimo, darebbe enorme lustro a Porto Torres. É stato un successo, in termini musicali e di pubblico, la settima edizione di “Musica, Maestro!”, ideata dai Cantori della Resurrezione nel 2012 per festeggiare insieme a tutta la comunità turritana l’80esimo compleanno del maestro don Antonio Sanna e divenuta, dopo la scomparsa del sacerdote, un modo per onorarne la memoria.

La proposta è giunta dal giornalista della Nuova Sardegna Gianni Bazzoni che - nella serata di chiusura - ha lanciato l’idea di intitolare un museo al maestro Antonio Sanna. «Ritengo che per un personaggio straordinario ci voglia qualcosa in più di una semplice via. Un museo, ma non inteso come una cosa statica, quanto come luogo di conoscenza, di stupore. Un luogo accogliente dove ascoltare le sue musiche, leggere i suoi testi, ammirare i premi. E dove chi vuole può aggiungere sempre qualcosa. Un museo per ricordare a tutti, specie a chi non l’ha conosciuto, cosa è stato Antonio Sanna per Porto Torres, la Sardegna e l’Italia. Uno come don Sanna gli altri non l’hanno mai avuto». La proposta, accolta con tanti applausi a sottolineare anche la condivisione dei presenti, è stata il sigillo di una quattro giorni di musica di altissimo livello. Introdotta dal presidente dei Cantori della Resurrezione Paolo Gaspa, ogni serata ha visto esibirsi giovani musicisti e affermate celebrità nel panorama della musica corale e sarda in particolare. Nella sezione “Anteprima Giovani”, la novità di questa edizione, si sono esibiti Jasmin Ghera, la più giovane diplomata nella storia del Conservatorio di Sassari che con la sua tromba ha duettato con Mattia Ximenes al corno, e l'esordiente organettista turritano Fabrizio Masia. A deliziare il pubblico nella “Serata strumentale” è stato l’Ensemble Bosa Antica, in quelle dedicate alle “Polifonie di tutti i tempi” il gruppo vocale Laeti Cantores di Cagliari, i portotorresi Madrigalisti Turritani e il Coro Musica Viva, tutti applauditissimi dai presenti. Le quattro serate sono state sempre aperte dalle voci dei Cantori della Resurrezione che, tra gli altri brani, hanno anche cantato per la prima volta “Sa Ortigalesa”, composizione del direttore Fabio Fresi, con la stupenda voce solista di Piera Casula. Il clou dell’ultima serata, proprio quella del 15, quando si festeggia(va) il compleanno del maestro Antonio Sanna, è stata la straordinaria esibizione di Luigi Lai, il più importante suonatore al mondo di launeddas, nell’ambito di “Melodie della Sardegna”, le preferite dal maestro Sanna. Lai ha ricevuto un’autentica standing ovation e le felicitazioni finali di Paolo Gaspa: «Non possiamo che avvicinarci a una grande persona, un maestro che nella sua grandezza e semplicità richiama tanto don Antonio Sanna. È un sogno realizzato, Luigi Lai è un genio!».

Emanuele Fancellu

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