La Nuova Sardegna

Sassari

Nuovi poveri, tanti giovani e famiglie in difficoltà

di Gavino Masia
Nuovi poveri, tanti giovani e famiglie in difficoltà

Caritas della parrocchia dello Spirito Santo mobilitata nel quartiere Satellite Iniziative per raccogliere risorse e cercare di dare risposte agli “ultimi”

18 maggio 2018
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PORTO TORRES. Aumentano il numero degli indigenti e si moltiplicano gli sforzi delle volontarie della Caritas dello Spirito Santo - in una periferia urbana che conta circa diecimila residenti - nel fronteggiare le nuove povertà che coinvolgono anche persone di 30 anni fuoriuscite loro malgrado dal ciclo produttivo. Qualche settimana fa è stata organizzata una cena di beneficienza per raccogliere dei fondi ulteriori proprio a favore delle famiglie che soffrono e il presidente della Caritas parrocchiale, monsignor Salvatore Ruiu, e tutti i volontari hanno voluto ringraziare l’hotel Libyssonis e tutto il personale che ha collaborato gratuitamente alla realizzazione di questo appuntamento di solidarietà. L’associazione ringrazia anche tutti coloro che sono intervenuti per dare vita all’iniziativa, considerando che l’intero incasso sarà devoluto agli assistiti in difficoltà a causa della profonda crisi che sta devastando l’economia cittadina.

«In uno primo momento le persone che chiedevano la nostra assistenza erano i cosiddetti “casi cronici” – dicono le volontarie –, che non riuscivano a sopravvivere con la loro pensioncina, ora a chiedere il nostro aiuto sono anche i cinquantenni vittime della perdita del lavoro: in diverse occasioni si sono presentati dei trentenni con famiglia a carico, che trovano sostentamento dal lavoro saltuario (si fa per dire) guadagnando per qualche mese 400 euro col progetto relativo alle povertà estreme». Le richieste degli assistiti dalla Caritas dello Spirito Santo - oltre al pacco viveri - sono quelle ordinarie di una famiglia che difficilmente riesce ad arrivare alla seconda settimana del mese. Ossia bombole del gas per la cucina, bollette della luce, medicinali, quota di affitto dell’abitazione, indumenti e tanto altro. «Oltre all’aiuto materiale – aggiungono le signore della Caritas –, molti hanno bisogno anche di un sostegno morale e noi siamo pronti ad ascoltare i loro problemi esistenziali. La crisi economica che attanaglia Porto Torres è piuttosto grave e il numero delle persone che assistiamo sono purtroppo in aumento». Le conseguenze della situazione di crisi, soprattutto quella occupazionale, ha poi generato gravi problemi sociali portando in molti casi alla disgregazione di famiglie. E a situazioni di conflitto difficilmente risolvibili senza alcuna prospettiva occupazionale all’orizzonte. L’opera che svolge da quaranta anni la Caritas parrocchiale è di fondamentale importanza per le centinaia di indigenti che vivono nella popolosa periferia, e negli ultimi mesi l’intervento delle volontarie si è esteso anche ad altri nuclei familiari. «Assistiamo alcune famiglie di nomadi non più itineranti ma stanziali nel territorio comunale – concludono –, con gravi problemi di sopravivenza».

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