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Sassari

Cavalcata Sarda, la sfilata nata per omaggiare il Re è diventata una festa del popolo

Alessandro Ponzeletti
Cavalcata Sarda, la sfilata nata per omaggiare il Re è diventata una festa del popolo

La prima edizione fu in occasione della visita ufficiale nell’isola di Umberto I nell’aprile del 1899. A farla rinascere in epoca moderna l’indimenticato sindaco Oreste Pieroni nell’estate del 1951

19 maggio 2018
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SASSARI. La Cavalcata Sarda è la festa laica della Sardegna, una imponente sfilata di gruppi a piedi e a cavallo composti da uomini e donne provenienti da numerosi paesi e città della Sardegna che sfilano in maniera ordinata e coreografica per permettere di ammirare a sardi e turisti la bellezza e la ricercatezza dei vestiti di un tempo, i costumi dalle fogge originali, dagli elaborati gioielli, dai colori accostati con brio ed eleganza, creando un corteo che trasmette indubbiamente un fascino, una vera carica emozionale che annualmente, la penultima domenica di maggio, Sassari offre alla Sardegna e a tutti i visitatori che si assiepano lungo il percorso.

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La Cavalcata Sarda, intesa in senso moderno, con questa logica di "sfilata per rendere omaggio", nacque il 19 aprile 1899, quando a Sassari venne in visita ufficiale Umberto I Re d'Italia e la sua consorte, la Regina Margherita. I Reali giunsero per l'inaugurazione del monumento a Vittorio Emanuele II posto al centro di piazza d'Italia. Fu fatta coincidere, questa inaugurazione, con la programmata visita in Sardegna del Sovrano d'Italia. Per l'inaugurazione fu allestito un monumentale palco (legno, cartapesta, tricolori) che occupò l'area oggi dedicata alle tribune per il passaggio della Cavalcata moderna in piazza d'Italia. Ma quella prima Cavalcata passò in piazza d'Italia? Stando a Enrico Costa essa si svolse ai Giardini Pubblici: fu chiamata "Esposizione dei costumi sardi" e vi presero parte 200 donne in vari costumi di centri sardi schierate entro dei palchi e ben 600 cavalieri sfilanti davanti ai Reali con in groppa ognuno una compagna. I Reali gradirono veramente questo spettacolo: colori, fogge e gioielli di vari centri grandi e piccoli.

Di quella memorabile sfilata resta una breve pellicola dei Lumiere, accorsi per l'occasione, mostrante alcune coppie a cavallo. Nota di Gossip a margine: all'epoca il matrimonio tra Umberto e Margherita era logorato e di fatto si sorreggeva sull'apparenza e la ragion di Stato: così appare dal diario del Farini (allora Presidente del Senato) dove si sostiene che il Re non venisse meno ai riguardi formali dovuti a sua moglie e agli obblighi della vita rappresentativa, ma nulla di più... non le comunicava nemmeno i progetti di visite ufficiali ed infatti il 12 marzo 1899 Margherita dichiarò di "nulla sapere fin qui di positivo" sul viaggio in Sardegna, mentre Umberto aveva già stabilito il programma. Margherita assistette alla Cavalcata in un elegante abito color tortora, e in un palco a lei sola destinata, non con il Re... Dopo quel 1899, la Cavalcata fu "replicata" come omaggio ad altre due sole visite dei Reali nel 1929 e del Principe ereditario nel 1939.

La Cavalcata Sarda in senso moderno vide la luce ai primi di giugno del 1951, merito dell'indimenticato sindaco Oreste Pieroni. Dal 1951 la Cavalcata assunse un carattere di valorizzazione turistica, diventando un appuntamento fisso con il folclore. In quel 1951 la Cavalcata venne organizzata per omaggiare i delegati del XV Congresso Nazionale del Rotary ad opera e spese del Comune di Sassari, della Provincia (attraverso l'Ente provinciale per il Turismo - EPT) e della Regione Sardegna. Furono chiamati gruppi provenienti principalmente dalle province di Sassari e Nuoro.Da allora, la Cavalcata fu rinnovata annualmente, fissando la data alla penultima domenica di maggio e divenendo per Sassari una sfida organizzativa sempre ben superata. Se il percorso della Cavalcata nello scorrere delle edizioni è mutato in alcune occasioni, punto fisso è stato il coinvolgimento di numerosi gruppi etnografici di paesi e città della Sardegna e giusto compenso il plauso ricevuto dagli spettatori sardi, italiani e stranieri.

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