La Nuova Sardegna

Sassari

Finisce per sbaglio in canile: a Sennori la cagnetta del quartiere diventa caso politico

Salvatore Santoni
Finisce per sbaglio in canile: a Sennori la cagnetta del quartiere diventa caso politico

Guerra tra animalisti per “Sfortunata”. I cittadini erano pronti ad adottarla. La sua storia nel question time in Comune 

22 maggio 2018
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SENNORI. Fino a poco tempo fa vagava nella parte bassa di Sennori scodinzolando da un portone all’altro. E poi da un giorno all’altro è sparita, proprio quando nel quartiere si stavano accordando per prendersene cura. Lei si chiama Sfortunata ed è una cagnetta randagia finita al centro di una bufera che ora rischia di diventare anche un caso politico. La cagnetta è stata soccorsa e curata nella Clinica universitaria di Sassari ma a causa di una svista è stata trasportata in un canile di Sassari. E nel frattempo è stata adottata da altre persone scatenando una rivolta tra gli animalisti.

Sul gruppo Facebook Amici degli animali Provincia di Sassari e litoranea – che conta oltre 6mila aderenti – è scoppiato un putiferio che metà basta: centinaia tra commenti e condivisioni che gridano vendetta contro tutti gli enti coinvolti. E le scintille – con tanto di velate minacce di querela – sono scoppiate anche all’interno dello stesso gruppo animalista, che si è diviso tra quelli che stavano gestendo l’acquartieramento in paese dell’animale e chi, invece, l’ha visto sanguinante per strada e si sarebbe “azzardato” a chiamare i soccorsi. A grandi linee il dialogo è stato più o meno questo: da una parte l’accusa a dire che «la cagnetta è finita in canile per colpa tua» e dall’altra la difesa a replicare che «non stava bene, sembrava che l’avessero investita». La cagnetta è arrivata nella struttura sanitaria con un sospetto trauma da investimento e un’infestazione gravissima da ectoparassiti. E dopo averle prestato le cure, qualcuno ha commesso una leggerezza. Di norma, infatti, i cani randagi vanno portati nei canili convenzionati col Comune dove vengono recuperati. In questo caso, invece, Sfortunata è finita altrove: nel canile della Lida di Sassari. Apriti cielo.

L’errore di destinazione ha mandato in delirio i social alimentando scenari apocalittici e ipotesi complottistiche. Gli animalisti hanno inoltre cominciato a bombardare di telefonate la Clinica e da qualche altro canale sono riusciti ad avere garanzie sul rientro della cagnetta nel canile convenzionato con Sennori. In quei frangenti è partita anche la chiamata all’adozione per trovarle una casa – e soprattutto una famiglia – non appena si fosse concluso il trasporto. Il problema è che nel frattempo la cagnetta era già stata adottata da qualcun altro. Ecco quindi che il caso di Sfortunata è arrivato anche sulla scrivania del sindaco Nicola Sassu, che da giorni sta cercando di mediare una situazione che rischia di diventare molto spinosa. Sì, perché gli animalisti hanno messo nero su bianco una richiesta per discutere della «questione del randagismo, tutela e benessere degli animali» davanti al consiglio comunale. Si tratta del primo question time nella storia di Sennori. E si preannuncia anche molto movimentato.
 

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