La Nuova Sardegna

Sassari

Scoglio Lungo, niente soldi per le fognature

Scoglio Lungo, niente soldi per le fognature

La denuncia di Carta: nel bilancio di previsione 2018 nemmeno un euro per risolvere l’emergenza

25 maggio 2018
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PORTO TORRES. Nel bilancio di previsione 2018 approvato dalla maggioranza pentastellata non c’è alcuna traccia di finanziamento riguardo al partitore fognario dello Scoglio Lungo. La conferma è arrivata ieri mattina attraverso una segnalazione del consigliere Alessandro Carta – durante la seduta consiliare – e faceva riferimento all’ultimo sversamento in mare di qualche settimana fa a causa del solito tappo del tombino del collettore fognario che salta regolarmente ad ogni acquazzone. «L’intervento sul partitore fognario rappresenta sicuramente una delle emergenze principali da risolvere – ha detto l’esponente di Autonomia popolare – e nonostante le dichiarazioni fatte dal dirigente comunale in una commissione tenutasi a novembre dello scorso anno, il quale affermava la programmazione di tale intervento per il 2018, non si è più saputo nulla. Dalla risposta alla mia segnalazione, inoltre, è risultato chiaro che i tempi di realizzazione non solo non saranno rispettati ma, ancora peggio, rimangono del tutto indefiniti».

Il consigliere ha ricordato le numerose segnalazioni e lamentele dei cittadini negli ultimi tre anni, dove i tombini continuano a saltare causando la fuoriuscita di liquami fognari che passano per l’arenile e poi finiscono in mare. Senza dimenticare le implicazioni di carattere igienico-sanitario, che non sono certo di secondo piano nella vicenda dello Scoglio Lungo. «Su una mia precisa richiesta per capire se a seguito del temporale sia stato tempestivamente segnalato all’Arpas lo sversamento dei liquami fognari – aggiunge Carta –, per gli opportuni controlli e le dovute analisi sulla presenza di sostanze nocive, l’amministrazione non mi ha dato risposta: un particolare non da poco, comunque, considerato che la spiaggia viene frequentata ogni giorno anche dagli studenti per le varie attività marinaresche. La maggioranza dovrebbe iniziare a contribuire - piuttosto che pensare a dispendiosi strumenti digitali di democrazia partecipativa -, assieme alle opposizioni, a dare un impulso forte all’amministrazione affinché problematiche serie e concrete come questa vengano portate alla risoluzione quanto prima». (g.m.)

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