La Nuova Sardegna

Sassari

Pioggia e danni alle ciliegie A Bonnanaro niente fiera

di Daniela Deriu
Pioggia e danni alle ciliegie A Bonnanaro niente fiera

Salta il tradizionale appuntamento: andata a male tutta la produzione L’amarezza dei coltivatori che per il secondo anno consecutivo subiscono perdite 

30 maggio 2018
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BONNANARO. Maltempo e piogge distruggono le colture di ciliegie bonnanaresi. Questo weekend si svolgeranno solo alcuni degli eventi collaterali organizzati dalla Pro loco senza la vendita del gustoso frutto. «Le perturbazioni atmosferiche hanno creato un danno economico notevole ai produttori e all’intera comunità – – dice il sindaco di Bonnanaro, Tonino Marras –. I produttori hanno confidato fino all’ultimo momento in un miglioramento climatico, ma l’incessante pioggia ha apportato ulteriori danni. Il presidente della Pro loco ha organizzato un programma curato nei dettagli, perciò è stato deciso che, pur in assenza della vendita, si svolgeranno tutti gli eventi collaterali come i monumenti aperti e la mostra di Govanorart».

Amareggiati i coltivatori. Dopo una lunga riunione svoltasi nel pomeriggio di ieri, nella sala consiliare del Comune di Bonnanaro, sono giunti alla sofferta conclusione: “In questa situazione non possiamo garantire la vendita del prodotto».

La pioggia, che pure ha riempito i bacini dopo un’allarmante periodo di siccità, è arrivata fuori stagione determinando ingenti danni al raccolto. Frutto prelibato e dal gusto asprigno, la ciliegia di Bonnanaro si caratterizza per la delicatezza e la sua breve durata. «Questa annata si prospettava davvero ottimale – ha detto uno dei produttori, sia per qualità e quantità di prodotto. Le prime piogge avevano destato un po’ di preoccupazione perché alcuni frutti presentavano spaccature della polpa a causa dell’acqua in eccesso. A questa condizione è seguito il deperimento di un’alta percentuale del frutto che restava comunque tanto. Ma a dare la mazzata finale è stata l’acqua piovuta in queste ultime poche ore. Ha decretato la completa distruzione del prodotto . Anche se raccolto con cura e attenzione si marcisce in sole ventiquattrore. Siamo passati nel giro di alcune ore da una perdita del 40-50 per cento a una perdita del 100 per cento. La quasi totalità del prodotto è in deperimento. È davvero triste per noi coltivatori attendere tutto l’anno per vedere questi risultati».

Questo risultato va ad assommarsi a quello in percentuale inferiore, ma, comunque disastroso dell’anno precedente. Due annate, il 2017 e il 2018, che hanno rappresentato per gli agricoltori le più pesanti dell'ultimo ventennio. Il 2017 aveva segnato forti gelate con danni ingenti sia alla cerasicoltura che alla viticoltura, con una riduzione del prodotto, venduto in fiera nel giro di pochissime ore.

Un finale simile riguarda, oltre la qualità tipica bonnanarese, anche quella dei duroni. «La raccolta dei duroni, seppur di qualità più resistente, se continueranno le piogge sarà, comunque, compromessa. Prosegue il coltivatore – ci duole non poter fare la trentesima fiera che, per l’organizzazione del programma, sarebbe stata una delle edizioni più belle, ma noi produttori abbiamo preferito evitare una danno all’immagine».



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