La Nuova Sardegna

Sassari

la sentenza 

Chiusure notturne, no alla class action

Bocciata in Appello la causa del Comitato acqua contro Abbanoa 

01 giugno 2018
2 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. La Corte d’Appello di Cagliari conferma l’improcedibilità della class action sulle restrizioni notturne dell’acqua in città. Dopo essersi già espressa con un’ordinanza che aveva dichiarato inammissibile la class action, il 30 maggio ha depositato la sentenza che boccia il reclamo presentato dai promotori: il Comitato per l’acqua in Sardegna fondato da alcuni ex consiglieri comunali di Sassari che ora dovranno pagare le spese legali: 6.615 euro, e che già annuncia ricorso in Cassazione.

Chiaramente opposti i commenti alla sentenza. «La class action alla fine non ha superato nemmeno la verifica delle eccezioni preliminari – attacca Abbanoa – Quando era sta ammessa, infatti, il Tribunale aveva prescritto la pubblicazione degli avvisi per tre volte su entrambi i quotidiani regionali. Obbligo che non è stato rispettato. Già nel 2016 il Tribunale aveva decretato l’improcedibilità dell’azione di classe. I promotori si erano opposti presentando il reclamo che proprio oggi è stato bocciato». «Riteniamo che la sentenza metta fine ad un tentativo di strumentalizzazione e mistificazione dei fatti che non ha volutamente tenuto conto delle condizioni oggettive nelle quali Abbanoa si è trovata (e si trova) ad operare, con reti idriche fatiscenti e impianti vecchi e sottodimensionati – è il commento del direttore generale Sandro Murtas – Questa decisione consente di richiamare l’attenzione di tutti sulle reali cause, sui lavori e soluzioni da adottarsi e su quelli in corso. Dalla condizione di pluridecennale fatiscenza delle infrastrutture di Sassari discendono i problemi che ancora oggi ci troviamo a gestire, garantendo comunque un servizio efficiente 365 giorni l’anno, 24 ore su 24. La quota fissa del servizio idrico integrato non ha nulla a che vedere con la durata giornaliera dell’erogazione. Non si tratta di un “impegno minimo garantito” ma di una semplice voce relativa a spese di gestione di ogni singola utenza».

«Come è evidente, anche a prescindere dall’esito del ricorso in Cassazione sull’aspetto processuale che si va a proporre – replica il presidente del Comitato per l’acqua in Sardegna, Pier Paolo Panu - il merito della questione, prospettato dal lontano 2013 al Tribunale di Cagliari per gli anni 2008-2013, non è stato mai affrontato nè, tanto meno, “bocciato”. Nel corso dell’anno, infatti, verrà riproposta per gli stessi motivi in relazione agli anni dal 2013 al 2018».



In Primo Piano
Politica

Sanità, liste d’attesa troppo lunghe La Regione: «Faremo interventi strutturali»

Le nostre iniziative